Polipetti in Purgatorio: Un Viaggio nel Cuore della Cucina Napoletana

I polipetti in purgatorio rappresentano un'autentica gemma della tradizione culinaria napoletana, un piatto che affonda le sue radici nella storia e nella cultura marinara di questa regione. Questa specialità, con il suo nome evocativo e il sapore intenso, è un omaggio alla semplicità degli ingredienti e alla maestria nella loro preparazione. Scopriamo insieme i segreti di questa ricetta, dalla sua origine alle varianti più gustose, per portare in tavola un pezzo di Napoli.

Origini e Tradizioni

La storia dei polipetti in purgatorio è strettamente legata al mare e alla saggezza dei pescatori napoletani. Si narra che questo piatto sia nato nel pittoresco Borgo Santa Lucia, dove i pescatori, per non sprecare nulla del loro pescato, iniziarono a cucinare i polipetti più piccoli in un sugo ricco e saporito. La denominazione "in purgatorio" deriva dalla lunga cottura a fuoco lento e dall'uso del peperoncino, che conferisce al sugo una nota piccante, quasi a evocare le pene del purgatorio. Questa preparazione permetteva di trasformare un ingrediente umile in una pietanza sostanziosa e ricca di gusto, ideale per essere condivisa con la famiglia o venduta nelle trattorie locali.

Oggi, i polipetti in purgatorio sono un simbolo della cucina partenopea, presenti nei menù di molte trattorie tipiche e preparati con orgoglio nelle case dei napoletani. Questo piatto rappresenta un legame indissolubile con il passato, un omaggio alla tradizione e alla capacità di trasformare ingredienti semplici in qualcosa di straordinario.

Ingredienti e Preparazione: La Ricetta Originale

Per preparare i polipetti in purgatorio secondo la ricetta originale napoletana, è fondamentale utilizzare ingredienti freschi e di qualità. Ecco cosa serve per 4 persone:

  • 500 g di polipetti freschi (preferibilmente di taglia medio-piccola, intorno ai 100 grammi l'uno)
  • 500 ml di passata di pomodoro
  • 2 spicchi d'aglio
  • 1 cipolla bianca
  • 1 peperoncino fresco (o secco, a seconda del gusto)
  • Olio extravergine d'oliva q.b.
  • Prezzemolo fresco tritato q.b.
  • Vino bianco secco (mezzo bicchiere)
  • Sale q.b.
  • Pepe nero q.b.

Preparazione:

  1. Pulizia dei polipetti: La prima fase è la pulizia accurata dei polipetti. Rimuovere le interiora dalla testa, eliminare il becco e gli occhi, quindi sciacquarli abbondantemente sotto acqua corrente fredda. Se si utilizzano polipetti freschi, è consigliabile batterli leggermente con un batticarne per intenerire le fibre.
  2. Soffritto: In una casseruola capiente, versare un generoso filo d'olio extravergine d'oliva e far soffriggere gli spicchi d'aglio interi e il peperoncino spezzettato. Fare attenzione a non bruciare l'aglio, altrimenti il sugo risulterà amaro.
  3. Cottura dei polipetti: Aggiungere i polipetti nella casseruola e farli rosolare a fuoco medio per qualche minuto, finché non cambiano colore. Sfumare con il vino bianco e lasciare evaporare l'alcool.
  4. Sugo: Versare la passata di pomodoro nella casseruola, aggiungere un pizzico di sale e pepe, e mescolare bene. Abbassare la fiamma al minimo, coprire con un coperchio e lasciare cuocere per almeno 1 ora e 20 minuti, mescolando di tanto in tanto. Se il sugo dovesse asciugarsi troppo, aggiungere un po' d'acqua calda.
  5. Finalizzazione: Quando i polipetti saranno teneri e il sugo si sarà addensato, togliere il coperchio e far restringere ulteriormente la salsa per qualche minuto. Aggiungere il prezzemolo fresco tritato e mescolare.
  6. Servizio: Servire i polipetti in purgatorio ben caldi, accompagnati da fette di pane casereccio tostato o crostini, per fare la scarpetta nel delizioso sugo.

Varianti e Consigli Utili

Come ogni ricetta tradizionale, anche i polipetti in purgatorio presentano diverse varianti, che si differenziano per l'aggiunta di alcuni ingredienti o per la tecnica di cottura. Ecco alcune delle varianti più diffuse:

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  • Polipetti affogati alla napoletana ("Purpetiell affugat"): Questa variante prevede l'aggiunta di olive nere di Gaeta e capperi dissalati al sugo di pomodoro, per un sapore ancora più intenso e mediterraneo.
  • Moscardini alla luciana: In questa variante, si utilizzano i moscardini al posto dei polipetti e si aggiungono al sugo anche olive e capperi. I moscardini, simili ai polipetti ma con una sola fila di ventose sui tentacoli, conferiscono al piatto un sapore leggermente diverso e una consistenza più morbida.
  • Polpo alla luciana: Questa è la versione "maggiore" dei polipetti in purgatorio, in cui si utilizza un polpo intero al posto dei polipetti. Il polpo viene cotto nello stesso sugo saporito, diventando tenerissimo e succulento.

Consigli utili:

  • Per un sapore più intenso, è consigliabile utilizzare pomodori San Marzano pelati al posto della passata di pomodoro.
  • Se si preferisce un sapore meno piccante, è possibile utilizzare un peperoncino dolce o omettere del tutto questo ingrediente.
  • Per rendere i polipetti ancora più teneri, è possibile congelarli per qualche ora prima di cucinarli.
  • Il segreto per un sugo perfetto è la cottura lenta e a fuoco basso, che permette ai sapori di amalgamarsi e di svilupparsi al meglio.

Abbinamenti e Presentazione

I polipetti in purgatorio sono un piatto versatile che si presta a diversi abbinamenti. Tradizionalmente, vengono serviti come secondo piatto, accompagnati da pane casereccio tostato o crostini, per gustare al meglio il sugo saporito. Tuttavia, possono essere utilizzati anche come condimento per la pasta, creando un primo piatto ricco e gustoso.

Per quanto riguarda gli abbinamenti con il vino, si consiglia un vino bianco secco e fresco, come un Falanghina del Beneventano o un Greco di Tufo, che con la loro acidità e mineralità si sposano perfettamente con il sapore intenso dei polipetti.

La presentazione del piatto è semplice ma curata. Servire i polipetti in un piatto fondo, guarniti con prezzemolo fresco tritato e un filo d'olio extravergine d'oliva. Accompagnare con fette di pane tostato o crostini, disposti in un cestino a parte.

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