Panacef è un farmaco a base di cefacloro, un antibiotico cefalosporinico, disponibile in diverse formulazioni, tra cui lo sciroppo (granulato per sospensione orale). Questo articolo fornisce un foglio illustrativo completo su Panacef sciroppo, coprendo indicazioni, controindicazioni, avvertenze, precauzioni d'uso, interazioni, posologia, sovradosaggio, effetti indesiderati, gravidanza e allattamento.
Cos'è Panacef e a Cosa Serve?
Panacef è un medicinale soggetto a prescrizione medica (classe A), a base di cefacloro monoidrato, appartenente al gruppo terapeutico degli antibatterici cefalosporinici. Il cefacloro è indicato per il trattamento di infezioni causate da germi sensibili, tra cui:
- Infezioni dell'apparato respiratorio: polmoniti, bronchiti, riacutizzazioni delle bronchiti croniche, faringiti e tonsilliti.
- Otite media.
- Infezioni della cute e dei tessuti molli.
- Infezioni dell'apparato urinario: pielonefriti e cistiti.
- Sinusiti.
- Uretrite gonococcica.
Forme Farmaceutiche e Confezioni Disponibili
Panacef è disponibile in commercio nelle seguenti confezioni e formulazioni:
- Panacef 250 mg/5 ml gran. per sosp. os 1 fl. 100 ml + mis.dos. e sir.
- Panacef 500 mg 8 capsule
Lo sciroppo è la forma farmaceutica di più largo uso nei bambini.
Controindicazioni: Quando Non Usare Panacef
Il cefacloro è controindicato in pazienti con ipersensibilità al principio attivo (cefacloro) o a uno qualsiasi degli eccipienti presenti nel farmaco.
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Avvertenze e Precauzioni d'Uso
Prima di iniziare la terapia con Panacef, è fondamentale valutare attentamente il rapporto beneficio/rischio per il singolo paziente. Si raccomanda di effettuare un'attenta anamnesi familiare e individuale per escludere reazioni di ipersensibilità a questo o ad altri medicinali.
È importante valutare se il paziente ha manifestato precedentemente ipersensibilità a cefalosporine e penicilline. I derivati della cefalosporina C devono essere somministrati con prudenza a pazienti penicillino-sensibili, data la possibile allergenicità crociata tra penicilline e cefalosporine.
Pazienti che hanno avuto gravi reazioni (compresa l'anafilassi) in seguito alla somministrazione di penicilline o cefalosporine devono essere trattati con estrema cautela.
L'uso prolungato di cefacloro può indurre lo sviluppo di germi non sensibili. È indispensabile un'attenta osservazione del paziente e, in caso di superinfezione durante la terapia, devono essere prese le misure appropriate.
Panacef deve essere somministrato con cautela a pazienti con funzionalità renale fortemente ridotta. In tali condizioni, il dosaggio sicuro deve essere inferiore a quello generalmente consigliato.
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Dopo la somministrazione di cefacloro, possono verificarsi reazioni falsamente positive al glucosio urinario con le soluzioni di Benedict e Fehling e con il Clinitest, ma non con il Tes-Tape.
Gli antibiotici ad ampio spettro devono essere prescritti con cautela a soggetti con anamnesi di disturbi intestinali, in particolare coliti.
Il granulato per sospensione orale e le gocce orali contengono saccarosio e non sono adatti per soggetti con intolleranza ereditaria al fruttosio, sindrome da malassorbimento di glucosio/galattosio o deficit di saccarasi-isomaltasi. L'amido presente nel medicinale contiene glutine in tracce ed è considerato sicuro per pazienti affetti da morbo celiaco.
Interazioni con Altri Farmaci e Alimenti
L'escrezione renale di cefacloro è inibita dal probenecid, così come avviene con altri antibiotici beta-lattamici. La presenza di alimenti può abbassare e ritardare le concentrazioni massime di cefacloro nel siero, senza alterare la quantità totale che si ritrova nelle urine. L'entità di assorbimento del Panacef compresse a rilascio modificato diminuisce se entro un'ora dall'assunzione dell'antibiotico vengono somministrati antiacidi contenenti idrossido di magnesio o alluminio, mentre gli H2-bloccanti non alterano la velocità e l'entità dell'assorbimento del Panacef compresse a rilascio modificato.
Posologia e Modo di Somministrazione
Il cefacloro viene somministrato per via orale.
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Adulti: Il dosaggio normale è di 250 mg ogni 8 ore. In infezioni più gravi, possono essere indicati dosaggi più elevati, fino a una dose massima raccomandata di 2 g al giorno. Per l'uretrite gonococcica acuta, è consigliata un'unica somministrazione di 3 g di cefacloro, eventualmente in associazione a 1 g di probenecid.
Bambini: Il dosaggio normale è di 20 mg/kg al giorno, suddiviso in dosi ogni 8 ore. In infezioni più gravi o otite media, si raccomanda un dosaggio di 40 mg/kg al giorno, fino a una dose massima di 1 g al giorno. In alternativa, la dose totale giornaliera può essere somministrata in dosi frazionate ogni 12 ore per otite media e faringite. Nel trattamento delle infezioni causate da streptococco beta-emolitico, il dosaggio terapeutico deve essere mantenuto per almeno 10 giorni.
Istruzioni per la Preparazione della Sospensione Orale
- Agitare bene il flacone prima della preparazione.
- Aggiungere acqua fino al livello indicato dalla freccia sull'etichetta.
- Tappare e agitare bene la sospensione.
- Aggiungere acqua nuovamente fino al livello indicato dalla freccia.
- Agitare bene fino ad ottenere una sospensione uniforme.
Se preparata correttamente, 5 ml di sospensione conterranno cefacloro monoidrato equivalente a 125 mg, 187,5 mg, 250 mg o 375 mg di cefacloro, a seconda della formulazione. Agitare bene prima di ogni somministrazione.
Istruzioni per la Preparazione delle Gocce Orali
- Aggiungere acqua al granulato secco nel flacone fino al punto indicato dalla freccia.
- Riavvitare il tappino originale e agitare bene fino a che tutto il granulato non sia in sospensione.
- Applicare la capsula con il contagocce.
Un ml (20 gocce) del contagocce equivale a 50 mg di cefacloro.
Dosaggio raccomandato per le gocce orali: 8 gocce (20 mg) per kg di peso corporeo al giorno, in dosi frazionate ogni otto ore. Nelle infezioni più gravi, come l'otite media, si raccomanda un dosaggio giornaliero di 16 gocce (40 mg) per kg di peso corporeo, fino a una dose massima giornaliera di 1 g.
Sovradosaggio: Cosa Fare in Caso di Dose Eccessiva
I sintomi di tossicità da sovradosaggio di cefacloro possono includere nausea, vomito, disturbi epigastrici e diarrea. La gravità dei disturbi è correlata alla dose assunta.
Trattamento: È importante considerare la possibilità di sovradosaggio da più farmaci o interazioni farmacologiche. Il lavaggio intestinale non è necessario se il paziente non ha ingerito più di 5 volte la dose normale. Monitorare attentamente il paziente, in particolare la ventilazione, la perfusione polmonare, i segni vitali e gli elettroliti sierici. La somministrazione di carbone attivo può ridurre l'assorbimento intestinale.
Effetti Indesiderati Possibili
Le reazioni avverse considerate correlabili al trattamento con cefacloro includono:
- Ipersensibilità: eruzioni morbilliformi, prurito, orticaria e test di Coombs positivo. Sono state riportate reazioni generalizzate tipo "malattie da siero-simili". Reazioni di ipersensibilità più severe, come la sindrome di Stevens-Johnson, la necrolisi tossica epidermica e l'anafilassi, sono state raramente osservate.
- Effetti gastroenterici: diarrea, nausea e vomito. La colite pseudomembranosa può insorgere durante o dopo il trattamento antibiotico.
- Altri: angioedema, eosinofilia, prurito ai genitali, moniliasi vaginale e vaginite, trombocitopenia e nefrite interstiziale reversibile. Sono stati segnalati casi di anemia emolitica in seguito a trattamento con cefalosporine.
- Sistema Nervoso Centrale: raramente iperattività reversibile, irrequietezza, insonnia, confusione mentale, ipertonia, allucinazioni, senso di instabilità e sonnolenza.
- Alterazioni transitorie dei valori ematochimici: aumenti dei valori delle SGOT e SGPT o della fosfatasi alcalina.
- Alterazioni ematologiche: linfocitosi transitoria, leucopenia e, raramente, anemia emolitica, anemia aplastica, agranulocitosi e neutropenia reversibile.
- Alterazioni renali: lievi aumenti dell'azotemia o della creatininemia o alterazioni dell'analisi delle urine.
Uso in Gravidanza e Allattamento
La tollerabilità del cefacloro durante la gravidanza non è stata sufficientemente provata. Pertanto, l'uso di Panacef in gravidanza dovrebbe avvenire solo se chiaramente necessario e sotto controllo medico. Piccole quantità di cefacloro sono state ritrovate nel latte materno dopo la somministrazione di dosi singole di 500 mg. Durante l'allattamento, si raccomanda cautela nell'uso del farmaco.
Conservazione del Farmaco
Conservare a temperatura non superiore a 30°C. Una volta preparate, tutte le sospensioni devono essere conservate in frigorifero (tra +2 e +8°C) e utilizzate entro 14 giorni.Solitamente il modo migliore per somministrare uno sciroppo in un bambino piccolo è utilizzare una siringa graduata, chiedete al pediatra se lo sciroppo può essere mischiato con qualcosa di dolce che al bambino piace.
Informazioni Aggiuntive
È importante consultare il medico o il farmacista per qualsiasi dubbio o domanda riguardante l'uso di Panacef sciroppo. Questo foglio illustrativo fornisce informazioni di base, ma non sostituisce il parere del medico.
Ricordare sempre di:
- Conservare il medicinale fuori dalla portata dei bambini.
- Non utilizzare il farmaco dopo la data di scadenza indicata sulla confezione.
- Segnalare al medico o al farmacista qualsiasi effetto indesiderato.
Come Somministrare Correttamente lo Sciroppo
Somministrare correttamente uno sciroppo è fondamentale per garantire l'efficacia del farmaco e la sicurezza del paziente, specialmente nei bambini. Ecco alcuni consigli e indicazioni utili:
- Verificare le istruzioni: Leggere attentamente il foglietto illustrativo e seguire le indicazioni del medico o del farmacista riguardo alla dose, alla frequenza e al momento dell'assunzione (prima o dopo i pasti).
- Preparazione della sospensione: Se lo sciroppo è in forma di granulato da ricostituire, seguire scrupolosamente le istruzioni per la preparazione (aggiungere acqua fino al livello indicato, agitare bene, ecc.).
- Utilizzo degli strumenti di misurazione: Utilizzare sempre il misurino o la siringa dosatrice fornita con il farmaco. Non utilizzare cucchiaini o altri strumenti non specifici, in quanto potrebbero non garantire la precisione del dosaggio.
- Tecniche di somministrazione nei bambini:
- Bambini piccoli: Utilizzare una siringa dosatrice senz'ago. Inserire la punta della siringa tra la guancia e la gengiva e premere lentamente per rilasciare il liquido.
- Bambini più grandi: Utilizzare il misurino dosatore. Incoraggiare il bambino a bere lentamente e a deglutire completamente la dose.
- Consigli aggiuntivi:
- Se il bambino rifiuta lo sciroppo, provare a mescolarlo con una piccola quantità di succo di frutta o yogurt (verificare che non ci siano controindicazioni con il farmaco).
- Mantenere un atteggiamento calmo e rassicurante durante la somministrazione.
- Non forzare mai il bambino a bere lo sciroppo, ma cercare di convincerlo con dolcezza e pazienza.
- In caso di vomito subito dopo l'assunzione, consultare il medico per sapere se è necessario ripetere la dose.
- Conservazione: Conservare lo sciroppo correttamente, seguendo le indicazioni riportate sul foglietto illustrativo (in frigorifero, al riparo dalla luce, ecc.).
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