Frasi Celebri da "La Fabbrica di Cioccolato": Un Viaggio nel Mondo di Willy Wonka

Il film "La Fabbrica di Cioccolato", tratto dall'omonimo romanzo di Roald Dahl, è un'opera che continua a incantare generazioni di spettatori. Le sue frasi, spesso eccentriche e ricche di significato, sono diventate iconiche. Questo articolo esplora alcune delle citazioni più memorabili del film, analizzandole nel contesto della storia e del personaggio di Willy Wonka.

L'Essenza di Willy Wonka: Eccentricità e Genialità

Willy Wonka, interpretato magistralmente da Gene Wilder e Johnny Depp nelle diverse trasposizioni cinematografiche, è un personaggio enigmatico, un genio cioccolataio con un pizzico di follia. Le sue frasi riflettono la sua visione del mondo, spesso in contrasto con la logica comune.

"Benvenuti nella mia fabbrica. Chi sono io? Beh…"

Questa frase, pronunciata da Wonka all'arrivo dei vincitori del biglietto d'oro, introduce il personaggio con un alone di mistero. Wonka si presenta come una figura quasi mitologica, il cui vero essere è difficile da definire.

"La cascata è molto importante, mescola il cioccolato. Lo rende leggero e schiumoso. Nessuna altra fabbrica al mondo mescola la cioccolata con una cascata, cari ragazzi, e su questo non ci piove!"

Questa affermazione rivela l'ingegno e l'unicità di Wonka. La cascata di cioccolato non è solo un elemento scenografico, ma un componente essenziale del processo produttivo, un dettaglio che distingue la sua fabbrica da tutte le altre.

"Vedete cari bambini, ogni cosa in questa stanza è commestibile. Anche io sono commestibile. Questo però viene chiamato cannibalismo, miei cari ragazzi, ed è considerato disdicevole in molte società."

Questa frase, pronunciata nella stanza del cioccolato, è un esempio dell'umorismo nero tipico di Wonka. Il suo riferimento al cannibalismo, pur essendo una battuta, sottolinea l'assurdità e la meraviglia del suo mondo.

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Riflessioni sulla Vita e l'Infanzia

"La Fabbrica di Cioccolato" non è solo una storia di fantasia, ma anche una riflessione sulla vita, sui valori e sull'importanza di non perdere mai il contatto con il bambino che è in noi.

Charlie: "Signor Wonka, si ricorda com'era essere un bambino?" Willy: "O altroché, altroché."

Questo scambio tra Charlie e Wonka rivela la nostalgia del cioccolataio per la sua infanzia. Nonostante il suo successo e la sua eccentricità, Wonka non ha dimenticato le gioie e le meraviglie dell'essere bambino.

"È pieno di soldi la fuori e ne stampano altri ogni giorno, ma questo biglietto… Ne esistono solo 5 come questo in tutto il mondo e non ne saranno altri mai più. Solo uno scemo scambierebbe questo biglietto con una cosa comune come i soldi."

Questa frase sottolinea il valore dell'unicità e dell'esperienza rispetto al denaro. Il biglietto d'oro rappresenta un'opportunità irripetibile, qualcosa che non può essere comprato o sostituito.

Willy Wonka: Era una di quelle spie che ogni giorno rubavano le mie deliziose ricette per venderle a quei parassiti che imitavano i miei dolci?

Questa frase riflette la paranoia e la diffidenza di Wonka, causate probabilmente dalle esperienze negative del passato. La paura di essere derubato delle sue idee lo ha portato a chiudere la fabbrica per molti anni.

L'Importanza della Famiglia e dell'Amore

Nonostante l'apparente eccentricità di Wonka, il film celebra l'importanza della famiglia e dell'amore.

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Charlie: Cosa ti fa sentire meglio quando ti senti giù? Charlie: La mia famiglia.

Questa semplice affermazione di Charlie sottolinea il valore fondamentale della famiglia come fonte di conforto e supporto. L'amore e l'unione familiare sono un antidoto alla tristezza e alle difficoltà della vita.

Willy: "E voi dovreste essere i loro p… p… p…" Signor Salt: "Parenti?" Willy: "Sì, mamma e papà. Già, papà…"

Questo scambio, seppur breve, evidenzia la difficoltà di Wonka nel relazionarsi con i genitori, un tema che viene approfondito nel film di Tim Burton. La figura paterna rappresenta un ostacolo alla sua creatività e alla sua realizzazione personale.

L'Ironia e il Sarcastico di Willy Wonka

Il personaggio di Willy Wonka è caratterizzato anche da un'ironia pungente e da un sarcasmo sottile, che emergono in diverse sue battute.

Signora Gloop: Allora verrà trasformato in pralina ricoperta di cioccolato e verrà venduto a peso in tutto il mondo! Willy: No, non lo permetterei mai. Delle praline al gusto di Augustus Gloop. Bleah, non le vorrebbe nessuno!

Questa risposta di Wonka alla signora Gloop è un esempio del suo umorismo caustico. La sua reazione esagerata all'idea di praline al gusto di Augustus Gloop sottolinea la sua avversione per il bambino goloso e maleducato.

Violetta, stai diventando viola!

Questa semplice osservazione, pronunciata con un tono apparentemente innocente, è in realtà un commento sarcastico sulla trasformazione di Violetta in un mirtillo gigante a causa della sua avidità.

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Oltre "La Fabbrica di Cioccolato": Roald Dahl e il Potere della Fantasia

Le frasi celebri de "La Fabbrica di Cioccolato" sono solo un esempio della genialità di Roald Dahl, uno dei più grandi autori per bambini di tutti i tempi. Le sue storie, spesso irriverenti e piene di humour nero, continuano a stimolare l'immaginazione di lettori di ogni età.

“Non ho niente da insegnare. Voglio soltanto divertire."

Questa frase, attribuita a Roald Dahl stesso, riassume la sua filosofia di scrittore. Il suo obiettivo principale era quello di intrattenere i lettori, di trasportarli in mondi fantastici e di farli ridere.

"Questa è la storia di un normalissimo bambino di nome Charlie Bucket. Non era più veloce, più forte o più intelligente degli altri bambini. La sua famiglia non era né ricca, né potente, né influente, a dire il vero avevano a mala pena di che mangiare."

Questa descrizione di Charlie Bucket, l'eroe della storia, sottolinea l'importanza dei valori morali rispetto alle qualità esteriori. Charlie è un bambino buono, gentile e altruista, e proprio per questo viene scelto da Wonka come suo erede.

"Era così piacevole tener vicino una bevanda calda mentre leggeva e leggeva, nella sua stanzetta silenziosa. I libri le aprivano mondi nuovi e le facevano conoscere persone straordinarie che vivevano una vita piena d’avventure. Viaggiava su antichi velieri con Joseph Conrad. Andava in Africa con Ernest Hemingway e in India con Kipling."

Questo estratto, tratto da un altro romanzo di Dahl, "Matilde", celebra il potere della lettura come fonte di conoscenza, evasione e avventura. I libri sono una finestra sul mondo, un mezzo per viaggiare nel tempo e nello spazio e per conoscere persone straordinarie.

Altre Citazioni Memorabili da Roald Dahl

Oltre alle frasi tratte da "La Fabbrica di Cioccolato", Roald Dahl ha regalato al mondo una miriade di citazioni memorabili, tratte da altri suoi romanzi.

«Pre… prego, non mi mangi» balbettò Sofia. Il gigante scoppiò in un boato di risata. «Solo perché io è un gigante, tu pensa che io è un buongustoso canniballo?» esclamò.

Questo scambio tra Sofia e il Grande Gigante Gentile (GGG) nel romanzo omonimo, evidenzia la tendenza umana a giudicare gli altri in base all'apparenza. Il GGG, nonostante il suo aspetto imponente, è un gigante buono e gentile che si nutre solo di cetrioli.

«Crocchia-Ossa non mangia che gente del popollo gallese» disse il gigante. «Ogni notte galoppa nel Galles per papparsi i Gallesi». La rivelazione ferì così profondamente il patriottismo di Sofia, che fu subito assalita da una gran furia. «E perché i Gallesi?» s’indignò. «Che cos’è che non va con gli Inglesi?» «Crocchia-Ossa dice che i Gallesi è molto più sugoso e smaccheramelloso! Crocchia-Ossa dice che il popollo Gallese ha un profumo sensuoide. Dice che i Gallesi del Galles ha gusto di gallo».

Questo dialogo surreale e divertente, sempre tratto da "Il GGG", utilizza l'umorismo per affrontare temi importanti come il pregiudizio e la discriminazione.

«Può darsi» disse Sofia. «Certo che può darsi!» esclamò il gigante. «Ogni popollo è godurioso e diverso. Qualcuno è smaccheramelloso e qualcuno è schifezza. Lo Spaniolio è pieno di schifezza. Nessun gigante mangia lo Spaniolio, mai». «Perché no?» chiese Sofia.

Questo ulteriore scambio tra Sofia e il GGG continua ad esplorare il tema del pregiudizio in modo umoristico e surreale.

"Le vere streghe sembrano donne qualunque, vivono in case qualunque, indossano abiti qualunque e fanno mestieri qualunque."

Questa frase, tratta dal romanzo "Le Streghe", sottolinea l'importanza di non fidarsi delle apparenze e di guardare oltre la superficie. Le streghe, nel mondo di Dahl, sono abilissime a mimetizzarsi e a nascondere la loro vera natura.

"Tesoro mio - disse infine la nonna - sei sicuro che non ti dispiace essere un topo per tutto il resto della tua vita?». «Sicurissimo - dissi. - Non importa chi sei né che aspetto hai."

Questo scambio, sempre tratto da "Le Streghe", celebra l'importanza dell'interiorità rispetto all'esteriorità. Il protagonista, trasformato in topo, impara ad accettarsi per quello che è e a non dare importanza all'aspetto fisico.

«Papà, mi compreresti un libro?» «Un libro? E per che cavolo farci?» «Per leggerlo». «Diavolo, ma cosa non va con la tele? Abbiamo una stupenda tele a ventiquattro pollici e vieni a chiedermi un libro!

Questo dialogo, tratto da "Matilde", evidenzia il contrasto tra la cultura e l'ignoranza, tra la passione per la lettura e la dipendenza dalla televisione. I genitori di Matilde, superficiali e ignoranti, non comprendono il valore dei libri e della conoscenza.

Forse dovrei aspettare domani.

Questa frase, semplice ma carica di significato, esprime l'importanza della pazienza e della capacità di rimandare la gratificazione immediata.

Tutti insieme abbiamo 381 anni.

Questa frase, apparentemente casuale, sottolinea il valore dell'esperienza e della saggezza che si acquisisce con l'età.

Buon giorno stelle del cielo, la Terra vi saluta!

Questa frase, poetica e surreale, esprime un senso di meraviglia e di connessione con l'universo.

Ragazzino, non capisco una parola di quello che dici.

Questa frase, spesso pronunciata da adulti nei confronti dei bambini, sottolinea la difficoltà di comunicazione tra generazioni diverse.

Vi stringo calorosamente la mano!

Questa frase, semplice ma sincera, esprime un senso di affetto e di vicinanza.

Chiudo la mia fabbrica di cioccolato per sempre, mi dispiace.

Questa frase, carica di tristezza e di delusione, esprime la difficoltà di Wonka nel trovare un erede degno della sua fabbrica.

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