Tra le innumerevoli prelibatezze alimentari che l'Italia offre, i salumi occupano un posto d'onore, un elemento imprescindibile in ogni regione del paese, specialmente quelli a base di carne di maiale, rinomati e ampiamente diffusi. La produzione di insaccati vanta una storia millenaria, risalente agli albori delle civiltà greca ed egizia, dove già si sperimentavano le prime forme di conservazione della carne attraverso l'insaccamento. Nel corso dei secoli, queste tecniche si sono evolute e perfezionate grazie a nuove scoperte scientifiche e tecnologiche, culminando nei salumi che oggi conosciamo.
Con l'avvento della rivoluzione industriale nel XIX secolo, nacquero i primi salumifici e laboratori specializzati nella lavorazione delle carni insaccate. Questo ha permesso la produzione su vasta scala, grazie all'introduzione di macchinari come tritacarne, pestatrici, impastatrici meccaniche e, infine, le insaccatrici.
Questa guida si concentra proprio su quest'ultima macchina, l'insaccatrice per carne, analizzando gli elementi chiave da considerare al momento dell'acquisto, sia per un uso domestico che professionale.
Indice
- Cos'è un'insaccatrice per salumi?
- Alimentazione: Manuale vs. Elettrica
- Capacità
- Orientamento: Orizzontale o Verticale
- Materiali
- Altre Caratteristiche Importanti
- Valvola di sfiato
- Ugelli o Imbuti
- Velocità
- Multifunzione
- Pulizia
- I Migliori Marchi
- Tritacarne: Guida all'acquisto
- Cos'è un tritacarne?
- Perchè comprarne uno?
- Alimentazione tritacarne
- Manuale
- Elettrico
- Hobbistico o Professionale
- Componenti di un tritacarne
- Materiali di un tritacarne
- Potenza e Consumo
- Accessori e Kit
- Quale scegliere?
- Manutenzione
1. Cos'è un'Insaccatrice per Salumi?
L'insaccatrice per carne è uno strumento essenziale nella produzione di salami e salsicce. La sua funzione principale è quella di "insaccare" la carne tritata all'interno di un budello, che può essere di origine organica o artificiale. Questo processo prepara la carne per le successive fasi di lavorazione.
I componenti principali di un'insaccatrice includono:
Leggi anche: Piatto Rustico Italiano
- Serbatoio: La parte più grande della macchina, destinata a contenere la carne macinata prima di essere pressata.
- Pistone: Un elemento che esercita pressione sulla carne nel serbatoio, spingendola verso l'uscita.
- Siringa (Ugello): La parte finale della macchina che convoglia la carne pressata all'interno del budello.
2. Alimentazione: Manuale vs. Elettrica
Le insaccatrici si dividono principalmente in due categorie: manuali ed elettriche.
2.1. Manuale
Le insaccatrici manuali sono ideali per chi produce salsicce e insaccati occasionalmente e in piccole quantità. Sono caratterizzate da una manovella o stantuffo che, una volta azionati, spingono la carne all'interno della macchina fino all'ugello.
Pro:
- Prezzo più contenuto rispetto ai modelli elettrici.
Contro:
- Meno adatte per un uso professionale, in quanto più lente e affaticanti.
2.2. Elettrica
Le insaccatrici elettriche sono dotate di un motore che aziona il pistone, facilitando l'insaccamento. Spesso, i modelli elettrici "multifunzione" combinano la funzione di insaccatrice con quella di tritacarne, passapomodoro, grattugia e altri strumenti.
3. Capacità
Il serbatoio dell'insaccatrice determina la quantità di carne che può essere lavorata in una singola sessione. La capacità varia dai 400 grammi dei modelli domestici fino ai 15 kg delle insaccatrici professionali. Per un uso casalingo, si consigliano modelli con una capienza massima di 3 kg.
4. Orientamento: Orizzontale o Verticale
L'orientamento dell'insaccatrice influisce sullo spazio necessario e sul comfort dell'operatore.
Leggi anche: Sapori Italiani in Padella
- Verticale: Ideale per chi ha poco spazio a disposizione. Facilita il riempimento e la pressatura.
- Orizzontale: Richiede più spazio, ma può offrire maggiore stabilità.
- Doppio Orientamento: Permette di utilizzare la macchina sia in verticale che in orizzontale, offrendo massima flessibilità.
5. Materiali
I materiali di costruzione influenzano la qualità e la durata dell'insaccatrice. L'acciaio inox è il materiale più indicato, in quanto garantisce robustezza, resistenza e facilità di pulizia. Le insaccatrici in plastica sono più economiche, ma meno resistenti.
6. Altre Caratteristiche Importanti
6.1. Valvola di Sfiato
Nei modelli manuali, la valvola di sfiato è utile per eliminare l'aria presente nel composto, facilitando l'insaccamento.
6.2. Ugelli o Imbuti
Gli ugelli, disponibili in diverse dimensioni (da 16 mm a 38 mm) e materiali (plastica o acciaio inox), determinano la forma e il diametro dell'insaccato. Un buon set di ugelli permette di creare salsicce di diverse misure.
6.3. Velocità
Le macchine manuali di qualità offrono almeno due velocità: una più lenta per un maggiore controllo, soprattutto per i principianti, e una più veloce per un lavoro più rapido.
7. Multifunzione
Alcune insaccatrici sono dotate di funzioni aggiuntive, come la possibilità di tritare la carne. Questi modelli "multifunzione" sono spesso elettrici e si collocano in una fascia di prezzo superiore.
Leggi anche: Salsiccia al Sugo: la tradizione italiana
8. Pulizia
La pulizia è un aspetto fondamentale, soprattutto quando si lavora con carne cruda. È importante pulire e disinfettare accuratamente la macchina dopo ogni utilizzo, smontando i vari componenti (serbatoio, pistone, ugelli e siringa) e lavandoli con detergenti specifici.
9. I Migliori Marchi
Tra i marchi più affidabili nel settore delle insaccatrici, si distinguono Reber, Kenwood, New O.M.R.A, Fama Industrie, Ardes, Hodoy, Luvele, Aicok, Homgeek, Klarstein, Bosch, Tre Spade e Kitchen Machine Kenwood.
10. Tritacarne: Guida all'acquisto
Il tritacarne è uno tra gli strumenti da cucina più versatili che si possa trovare in mercato. Il suo utilizzo principale naturalmente è quello di macinare la carne per fare salsicce, hamburger, polpette e polpettoni; tuttavia, con appositi accessori applicati, i tritacarne possono essere utili nella preparazione di ripieni per la pasta, per fare la passata di pomodoro, per tritare le verdure ecc. Di modelli di tritacarne ne esistono disparati modelli, dagli hobbistici per un uso limitato e domestico fino ai più professionali.
11. Cos'è un tritacarne?
Il tritacarne è essenzialmente una macchina, elettrica o manuale, che viene usata in cucina per ridurre in pezzi piccoli e omogenei la carne, e permette di preparare in maniera autonoma la carne macinata che può essere usata come ingrediente base per tante ricette. Il tritacarne consente di tritare vari tipi di carne, lardo e cotenna ed ottenere pezzetti di diversa consistenza. Si può passare dai pezzi di carne più grossi fino alle consistenze più fini semplicemente macinando la carne più volte o applicando allo strumento una piastra con i fori più adatti alle proprie esigenze. Il tritacarne risulta essere un valido alleato per tutti quelli che in cucina si vogliono cimentare nella preparazione di salsicce, polpette, hamburger o ragù.Oltre alla preparazione semplice e veloce di tantissime ricette, grazie al tritacarne si ha il vantaggio di poter avere prodotti freschi e sani senza l’aggiunta di conservanti, come normalmente avviene nelle salsicce di produzione industriale. Tale strumento consente di lavorare più tipologie di carne insieme, e può essere mescolata con altri ingredienti come sale, pepe, aglio, aromi e spezie.
12. Perchè comprarne uno?
Con un tritacarne è possibile avere sempre prodotti freschi e di qualità. Tra tutti gli alimenti, la carne è quella che più di altri è soggetta a fenomeni di ossidazione, ne consegue una perdita delle sue caratteristiche organolettiche e una minor qualità generale della carne stessa. Nella carne macinata il processo di deperimento è più ampio e rapido perché si passa un pezzo di carne ad una superficie “più estesa e meno solida” che va a contatto con l’aria. Quando si acquista della carne macinata fresca si deve esser consapevoli di volerla consumare nel più breve tempo possibile, ciò vale anche per salsicce fresce, hamburger, polpette e derivati vari. La conservazione in frigo è ovviamente fondamentale ma andrà a rallentare, non a bloccare, il fenomeno di ossidazione.Con il tritacarne si ha una maggior garanzia di qualità di ciò che si mangia; si può macinare il pezzo di carne che si vuole usare al momento, essendo così sicuri che le caratteristiche organolettiche della carne siano intatte e che si consumi un prodotto sicuro. Si possono preparare moltissime ricette, il limite è solo la fantasia di chi utilizza lo strumento: insaccati fatti a casa, ragù sempre freschi, polpette di carne, pesce o verdure, hamburger al piatto, preparare la passata di pomodoro, lavorare la pasta fatta in casa, tritare verdure, grattugiare formaggio e molto altro.Inoltre non si può non considerare il risparmio economico di poter preparare la carne macinata rispetto all’acquisto di essa o del derivato già pronto.
13. Alimentazione tritacarne
I modelli di tritacarne in commercio si differenziano in due grandi famiglie: manuali o elettrici. Un tritacarne manuale è essenzialmente un tritacarne idoneo per un uso strettamente domestico e limitato. Tra i modelli elettrici, invece, sarà possibile trovare tritacarne piccoli ed hobbistici fino a quelli più professionali in grado di macinare anche grandi quantità di carne.Scegliere un modello manuale piuttosto che elettrico, o viceversa, significa aver bene in mente il lavoro che si vuole fare. Ad esempio, è certamente inutile acquistare un tritacarne elettrico professionale se si fa poco uso di carne macinata nelle proprie ricette. Al contrario, chi ha ristoranti o pub, e voglia magari preparare degli ottimi hamburger per i proprio clienti, necessiterà di una macchina elettrica, professionale e dalle elevate potenze.
14. Manuale
Il tritacarne manuale è il modello di tritacarne più economico ed elementare presente sul mercato. Questi modelli sono detti anche “a manovella”, in quanto l’elica che spinge la carne verso le lame è azionata semplicemente da una manovella girata dalla mano dell’utente. Chi usa un tritacarne manuale, con una mano deve inserire il pezzo di carne nell’apposito vassoio/bocca dell’attrezzo e pressarla, e con l’altra mano azionare la manovella girandola a seconda della spinta che si vuole dare e della velocità di macinazione che si vuole ottenere.Generalmente, i modelli manuali sono dotati di apposito gancio per essere fissati al tavolo o comunque ad una superficie di appoggio solida e stabile. Tra i tritacarne a manovella vi sono modelli che sono migliori di altri e ciò dipende dal materiali di cui essi sono costituiti. I tritacarne in ghisa, infatti, sono più affidabili, resistenti e duraturi e di norma realizzati dai migliori marchi come Reber; i tritacarne manuali in plastica o in alluminio, invece, sono i modelli peggiori sul mercato, destinati ad un uso davvero esiguo altrimenti rischiano di rompersi dopo qualche uso.
15. Elettrico
I tritacarne elettrici sono naturalmente caratterizzati dalla presenza di un motore elettrico, ed anche a seconda della potenza di esso, possiamo trovare modelli hobbistici e modelli professionali. Generalmente il motore di un tritacarne è un motore elettrico monofase (entreremo più avanti nel dettaglio del motore), e quindi la macchina va collegata ad una normale presa di corrente da 230 Volt.Nei modelli elettrici, quindi, l’elica che trita la carne è azionata e fatta girare dal motore della macchina. I tritacarne elettrici, rispetto a quelli manuali, garantiscono maggior praticità, autonomia, velocità di lavorazione e capacità produttiva. Sono macchine più performanti e strutturate che presentano potenze differenti a seconda del motore. La potenza del motore condiziona, naturalmente, la quantità di carne lavorabile e la velocità di esecuzione. Generalmente la velocità di macinazione della carne è regolabile, e ciò va impostata in base alla tipologia e alla grandezza del pezzo di carne.I modelli elettrici hanno una scocca più “importante” rispetto a quelli manuali, possono essere in plastica o interamente in acciaio. Oltre alla funzione di avvio e spegnimento, e sovente di regolazione della velocità.I miglior tritacarne, di fascia medio-hobbistica, presentano anche la funzione inversa (in tal caso l’elica della macchina può girare in entrambe le direzioni). La funzione inversa è utile quando la macchina si inceppa, l’elica, girando nel verso contrario, sblocca il pezzo di carne rimasto incastrato nel meccanismo.Un altro elemento importante è la capacità della macchina di spegnersi automaticamente in caso di surriscaldamento.
16. Hobbistico o Professionale
I modelli manuali o quelli elettrici più economici sono modelli hobbistici, idonei ad un uso prettamente domestico e limitato. I tritacarne elettrici, invece, possono garantire prestazioni maggiori e quindi essere anche di livello professionale. Questi avranno una produzione oraria migliore, permetteranno di macinare un quantitativo di carne più elevato, avranno una scocca più robusta ed un costo maggiore sul mercato. I modelli professionali, oltre ad una potenza superiore, possono presentare anche una scocca carenata interamente in acciaio inox, dando al prodotto un livello qualitativo nettamente più alto. Infine è possibile trovare anche i tritacarne industriali, sia da banco che da pavimento, utilizzati in supermercati e/o macellerie, per una produzione della carne cospicua e regolare.Ovviamente la scelta del livello di tritacarne che si vuole acquistare va in base all’uso che si pensa di farne.
17. Componenti di un tritacarne
Per conoscere in maniera adeguata un tritacarne elettrico, è bene conoscere quali sono gli elementi che lo compongono.
La parte più consistente del tritacarne è il corpo centrale. Questo può avere scocca in plastica nei modelli più economici, oppure in acciaio in quelli più professionali. La forma è solitamente cilindrica oppure, nelle macchine top di gamma, si può trovare squadrata con carenatura in acciaio inox. Presenta due aperture, una per l’entrata della carne ed una per l’uscita (bocca del tritacarne) e chiusa dalla piastra forata attraverso la quale passa la carne per essere ridotta in pezzettini grandi quanti i fori della piastra stessaLa piastra forata è tenuta alla bocca del tritacarne da una ghiera (o anello di fissaggio) che permette di essere smontata agevolmente per le operazioni di pulizia. Il diametro dei fori della piastra determina la grandezza dei pezzetti di carne macinata. In molti modelli di tritacarne sono presenti piastre con fori dai diversi diametri per consentire di ottenere macinati di tutte le dimensioni.L’elica gira all’interno del corpo macchina grazie alla corrente elettrica o alla forza manuale nei modelli a manovella. L’elica con il suo movimento spinge la carne verso le lame prima di arrivare alla piastra forata.Le lame hanno la funzione di tagliare e sminuzzare la carne, sono posizionate tra l’elica e la piastra e generalmente formano una “croce di coltelli”
18. Materiali di un tritacarne
I tritacarne possono essere realizzati in vari materiali, che determinano il livello e la qualità del prodotto. Possiamo trovare modelli in plastica, alluminio, ghisa e acciaio inox. A differenza della scocca, che può essere anche di materiale plastico, le lame e la piastra forata devono essere in metallo. I modelli con scocca in plastica sono naturalmente i più economici e adatta ad un utilizzo limitato.I migliori tritacarne presenti sul mercato sono realizzati in acciaio inox, il materiale di più alta qualità, più robusto e più igienico. L’acciaio inox è anche il materiale che meglio si pulisce e che non lascia residui.
19. Potenza e Consumo
Parlando di tritacarne elettrici, dobbiamo dire che diverse sono le potenze e, di conseguenza, i consumi dei diversi modelli. In linea generale, più alta è la potenza del motore e più sarà il consumo di corrente richiesto dal tritacarne. E’ importante, però, sapere che il vero consumo di una macchina dipende dal tempo di lavoro che impiega a macinare la carne e dalla potenza usata durante l’utilizzo.Normalmente nella scheda tecnica dei tritacarne sono indicate due tipi di potenza: la massima e la nominale. Quella da considerare è appunto la nominale, che è quella effettivamente raggiungibile dalla macchina durante il lavoro di macinazione. La massima è spesso meramente teorica e non raggiungibile.I tritacarne professionali possono presentare potenze effettive fino anche a 1800 watt, generate motori ad induzione di elevata qualità, in grado di fare una produzione anche da 200 kg di carne macinata all’ora. I modelli più economici, invece, possono partire da 250 watt.
20. Accessori e Kit
In commercio è possibile trovare modelli di tritacarne multifunzione che, presentando un apposito kit di accessori, permettono di svolgere diversi lavori oltre alla macinazione della carne. Tali tritacarne possono quindi fungere anche da:passapomodorograttugia per il formaggiotorchio per pastaaffetta verdureQuesti accessori, facilmente applicabili alla macchina e spesso in dotazione con essa, rendono il tritacarne uno strumento ancora più funzionale in cucina. La presenza del kit accessori inciderà sul prezzo del prodotto. I modelli professionali, pur non presentando gli accessori inclusi, sono sovente predisposti per svolgere più funzioni (in tal caso l’utente dovrà acquistare l’apposito kit passapomodoro, grattugia o torchio per pasta separatamente).
21. Quale scegliere?
Qual è il modello migliore di tritacarne da acquistare? La scelta del miglior tritacarne deve essere fatta sulla base delle reali esigenze di uso. Nella fattispecie, se se di desidera fare a casa delle polpette ma il consumo abituale di carne rimane comunque esiguo ci si può orientare su un tritacarne manuale, scegliendo però sempre un prodotto di qualità, magari realizzato in ghisa. Se, invece, si consuma una grossa quantità di carne macinata ed è abituale diletto preparare salsicce e insaccati a casa, è meglio virare su un modello elettrico che garantisca anche una discreta potenza di motore. Infine, se oltre alla carne macinata si vuole fare in casa anche la passata di pomodoro o si ha bisogno anche di una grattugia per il formaggio, è bene andare su un tritacarne più accessoriato, dotato di diversi accessori o altre a diverse piastre forate.Inoltre, si devono sempre prendere in considerazione gli spazi a disposizione in casa, infatti esistono tritacarne più o meno ingombranti e pesanti, se ad esempio questo deve esser posizionato su di un mobile. Per coloro che invece dovranno o vorranno tenere il tritacarne sempre in vista, esistono tanti modelli con un design elegante e moderno.
22. Manutenzione
Ovviamente i tritacarne necessitano di cura e manutenzione. Sono macchine facili da smontare e montare e che richiedono un’attenta pulizia. Ciò è tanto più vero quando si tratta di tritacarne che fungono anche da passapomodoro. I residui della passata vanno infatti eliminati per bene se non si vuole compromettere le operazioni successive.Le lame sono quasi sempre in acciaio inox, mentre le piastre forate si presentano in ghisa.
tags: #tritacarne #e #insacca #salsicce #guida #all'acquisto