Antibiotici Senza Ricetta in Italia: Cosa Devi Sapere

Introduzione

L'uso degli antibiotici rappresenta una pietra miliare nella pratica medica moderna, consentendo il trattamento efficace di numerose infezioni batteriche. Tuttavia, l’acquisto e l’uso improprio di questi farmaci possono portare allo sviluppo di resistenze antibiotiche, un problema di salute pubblica globale. In Italia, come in molti altri paesi, l’acquisto di antibiotici è strettamente regolamentato. Gli antibiotici sono sostanze in grado di uccidere o inibire la crescita di batteri patogeni. La loro scoperta ha rivoluzionato il trattamento delle infezioni batteriche, salvando innumerevoli vite. Tuttavia, il loro uso deve essere accuratamente gestito per prevenire lo sviluppo di resistenze.

La Normativa Italiana sull'Acquisto di Antibiotici

In Italia, l’acquisto di antibiotici è soggetto a strette normative. La legge richiede che questi farmaci siano venduti solo dietro presentazione di una ricetta medica, al fine di limitare l’uso improprio e contrastare la diffusione della resistenza agli antibiotici. Nonostante la regola generale richieda una ricetta, esistono alcune eccezioni legali che permettono la dispensazione di antibiotici senza ricetta in situazioni particolari.

Attualmente, in Italia, non esistono antibiotici che possono essere legalmente acquistati senza ricetta al di fuori di queste specifiche situazioni di emergenza. Questo è un punto importante da sottolineare, in quanto l’acquisto di antibiotici senza prescrizione medica può essere non solo illegale ma anche pericoloso per la salute. Le farmacie italiane sono tenute a rispettare le normative nazionali sull’acquisto di antibiotici, non potendo vendere questi farmaci senza la presentazione di una ricetta medica valida.

L’acquisto di antibiotici senza ricetta in Italia non è legalmente possibile, e per buone ragioni. L’uso improprio di questi farmaci rappresenta una seria minaccia alla salute pubblica, contribuendo al problema globale della resistenza agli antibiotici. È fondamentale che i pazienti seguano le indicazioni mediche e utilizzino gli antibiotici solo quando prescritti da un professionista sanitario.

Eccezioni alla Regola Generale: Dispensazione in Caso di Necessità ed Urgenza

Pur restando una pratica vietata in condizioni normali, la dispensazione in assenza di prescrizione è possibile, sulla base del DM 31 marzo 2008, in caso di estrema necessità ed urgenza, quando il farmaco sia necessario per:

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  • Non interrompere il trattamento di una patologia cronica.
  • Non interrompere un ciclo terapeutico.
  • Proseguire dopo la dimissione una terapia instaurata in ospedale.

Da questa possibilità restano esclusi i medicinali stupefacenti di cui al DPR 309/1990, indipendentemente dalla sezione in cui siano inseriti e quelli assoggettati a prescrizione medica limitativa (si tratta dei medicinali vendibili al pubblico solo su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti). Inoltre, i farmaci dispensati in urgenza non possono essere posti a carico del SSN.

Condizioni Necessarie per la Dispensazione d’Urgenza

Per poter procedere alla dispensazione d’urgenza è però necessario che sussistano alcune condizioni che testimonino che il medicinale richiesto sia stato a suo tempo prescritto, che variano a seconda dei casi.

Medicinale per patologia cronica:

  • Presenza in farmacia di ricette mediche riferite allo stesso paziente nelle quali è prescritto il farmaco richiesto.
  • Documento rilasciato dall’autorità sanitaria o sottoscritto dal medico curante attestante la patologia per la quale è indicato il farmaco.
  • Esibizione di una ricetta con validità scaduta da non oltre trenta giorni (in tal caso il farmacista è tenuto ad apportare un’annotazione sulla ricetta che impedisca la sua riutilizzazione).
  • Il farmacista ha conoscenza diretta dello stato di salute del paziente e del trattamento in corso.

Quando dai documenti esibiti non emerga l’indicazione del medicinale, ma soltanto della patologia, il cliente è tenuto a sottoscrivere una dichiarazione di assunzione di responsabilità circa la veridicità del trattamento con il medicinale richiesto. Non è ammessa la dispensazione di medicinali iniettabili con la sola esclusione dell’insulina.

Necessità di non interrompere un trattamento (es. terapia antibiotica):

Il farmacista può consegnare il medicinale richiesto a condizione che siano disponibili elementi che confermino che il paziente è in trattamento come:

  • Presenza in farmacia di una prescrizione medica rilasciata in una data che faccia presumere che il paziente sia ancora in trattamento con il medicinale richiesto.
  • Esibizione di una confezione inutilizzabile, ad esempio un flaconcino danneggiato.

Il cliente è tenuto a sottoscrivere una dichiarazione di assunzione di responsabilità circa la veridicità del trattamento con il medicinale richiesto. Non è ammessa la dispensazione di medicinali iniettabili con la sola esclusione degli antibiotici in flacone monodose.

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Necessità di proseguire un trattamento avviato in ospedale:

Il farmacista può consegnare il medicinale richiesto in caso di esibizione documentazione di dimissione ospedaliera emessa il giorno di acquisto o nei due giorni immediatamente precedenti, dalla quale risulti prescritta o, comunque, raccomandata la prosecuzione della terapia con il farmaco richiesto. In tal caso è ammessa anche la consegna di medicinali iniettabili.

Quantità dispensata:

Il farmacista è tenuto a consegnare una sola confezione con il più basso numero di unità posologiche del farmaco richiesto, tranne il caso di antibiotici iniettabili monodose che possono essere consegnati in una quantità sufficiente ad assicurare la continuità del trattamento fino alla possibilità di contatto del paziente con il medico prescrittore.

Obblighi del Farmacista:

Il farmacista è tenuto a ricordare al cliente che la consegna del farmaco senza ricetta è una procedura eccezionale e che il cliente deve comunque informare il medico curante del ricorso alla procedura.

L'Uso di Antibiotici in Italia: Un Quadro Complesso

Consumi e Abitudini

In Italia, il 35% delle persone che ricorrono agli antibiotici senza disporre di ricetta del medico lo fa per darli al proprio figlio. Nessuno riesce a fare peggio, tra i sette paesi europei che registrano i consumi più elevati di antibiotici non prescritti (oltre allo Stivale sono Cipro, Estonia, Grecia, Ungheria, Romania e Spagna).

Una ricerca europea ha evidenziato che in media il 7% degli europei fa uso di antibiotici non prescritti. L'Italia spicca negativamente come il paese con il maggior numero di segnalazioni per effetti collaterali da antibiotico non prescritto (8% di coloro che ne hanno fatto uso).

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Tuttavia, è interessante notare che solo una piccola fetta di italiani dichiara di procurarsi l’antibiotico senza ricetta in farmacia: per l’87% dei nostri connazionali la fonte di rifornimento è infatti l’armadietto dei farmaci avanzati, dove vengono riposte pillole e compresse avanzate dalle terapie precedenti.

Il Ruolo del Farmacista

Un sondaggio condotto su un campione di farmacisti italiani ha rivelato che molti di loro ammettono di dispensare antibiotici anche in assenza di ricetta. Tra i principi attivi più dispensati figurano amoxicillina, amoxicillina più acido clavulonico, claritromicina, ciprofloxacina e azitromicina.

La maggior parte dei farmacisti italiani non segue una linea fissa davanti al paziente che chiede un antibiotico senza ricetta: a volte acconsente, altre si rifiuta. Solo una minoranza afferma di rivolgere sempre al cliente l’invito ad andare prima dal medico per farsi prescrivere il farmaco.

Nonostante ciò, la maggior parte dei farmacisti italiani dichiara di fornire sempre indicazioni sull’uso dell’antibiotico anche quando è dispensato senza ricetta.

Amoxicillina: Un Antibiotico Molto Utilizzato

L'amoxicillina è un farmaco che viene inserito nella categoria degli antibiotici ed è in grado di combattere la proliferazione di batteri sia gram positivi che gram negativi. Dopo pochi giorni di cura, i sintomi dell’infezione tendono a ridursi fino a scomparire.

È importante assumere la dose di medicinale sempre alla stessa ora per ottenere i migliori risultati e seguire attentamente le indicazioni del medico. L'assunzione di Amoxicillina potrebbe alterare alcuni valori dei test medici e diversi medicinali possono interferire con il suo meccanismo di azione.

Come per tutti gli antibiotici, l'assunzione di amoxicillina può causare effetti collaterali, tra cui diarrea e, in rari casi, reazioni allergiche gravi.

Augmentin: L'Antibiotico Più Usato in Italia

Augmentin e i suoi numerosi equivalenti (Clavulin, Neo Duplamox, ecc.), cioè l’associazione di amoxicillina e acido clavulanico, sono gli antibiotici più usati in Italia. Migliaia di persone li utilizzano ogni giorno. Nel 2019 ogni 1000 bambini tra zero e 13 anni, 400 di questi hanno assunto antibiotici e nel 40% dei casi si trattava di due confezioni di Augmentin o analoghi (dati AIFA).

Augmentin è un antibiotico ad ampio spettro: uccide un gran numero di batteri di specie diverse, per cui viene prescritto, anche troppo facilmente, quando non c’è il tempo di vedere quale specie di batterio è la causa dell’infezione. In ogni caso deve essere chiaro che serve solo se è presente un’infezione batterica: se invece è causata da un virus l’antibiotico non serve a niente.

Colpendo anche i batteri intestinali (da cui il frequente malessere intestinale e il conseguente uso di probiotici per riparare il danno), l’antibiotico altera la risposta immunitaria dell’organismo peggiorandola.

Il problema della resistenza agli antibiotici è uno dei grandi problemi sanitari a livello mondiale e l’Italia, assieme alla Grecia, è purtroppo prima in Europa proprio per l’abuso di antibiotici. Di resistenza agli antibiotici si muore. Quindi Augmentin e tutti gli antibiotici vanno usati meno possibile e solo dopo una attenta valutazione condotta dal medico sui vantaggi e gli svantaggi, non solo individuali, del loro uso.

Farmaci con e Senza Ricetta: Una Distinzione Importante

Non tutti i farmaci si possono vendere senza ricetta medica (Sop e Otc, a carico del cittadino). Per altri medicinali, invece, è obbligatoria la prescrizione.

Si possono acquistare farmaci senza ricetta? Dipende. Nel nostro paese esistono 6 modalità (o regimi) di dispensazione. Aifa svolge tutte le attività legate al processo regolatorio relative al farmaco: dalla registrazione e autorizzazione, all’immissione in commercio al controllo delle officine produttive e della qualità di fabbricazione. Questo ente governativo, tra le altre attività, redige e aggiorna anche il prontuario farmaceutico nazionale con medicinali suddivisi per classe. Quelli di fascia A e H sono dispensati dal Servizio sanitario nazionale, ordinati per principio attivo e per nome commerciale. Consentono ai medici di effettuare la prescrizione per principio attivo, indicando in ricetta il nome della sostanza contenuta nel medicinale, come previsto dalla normativa vigente.

Dunque, non tutti i farmaci possono essere venduti senza ricetta. I farmaci da banco sono disponibili in farmacia e vendibili liberamente. A seguito della liberalizzazione del 2006 (cosiddetto decreto Bersani del 2007), possono essere venduti anche all’interno del locale parafarmacia degli esercizi commerciali al dettaglio, alimentare e non alimentare. Sia i farmaci da banco che i Sop appartengono prevalentemente alla fascia C, in quanto a totale carico del cittadino. Pure alcuni rimedi fitoterapici possono essere ritenuti prodotti da banco in quanto farmaci vegetali, nonostante molti di essi portino a corredo la dicitura di integratori naturali. Si possono avere senza ricetta, ma la pubblicità di questi farmaci, che è consentita, deve rispettare una serie di condizioni, al fine di tutelare il consumatore da messaggi ingannevoli.

Responsabilità e Rischi: Cosa Dice la Legge

I casi in cui il farmacista può essere accusato di illecito penale sono definiti dalla giurisprudenza. La legge italiana punisce chiunque, esercitando (abusivamente o no) il commercio di sostanze medicinali, le somministri in specie, qualità o quantità non corrispondente alle prescrizioni mediche riportate sulla ricetta. O anche sostanze differenti da quelle prescritte.

Non è reato se, invece, il farmacista somministra una dose di medicinale in quantità minimamente inferiore a quella indicata dalla prescrizione medica. Non è comunque reato somministrare farmaci senza l’esibizione della necessaria prescrizione medica. Piuttosto si tratta di illecito civile, denunciabile nel caso in cui il paziente dovesse riportare delle conseguenze negative a causa della vendita del medicinale.

Tribunali a parte, i farmacisti devono attenersi alle regole deontologiche dell’Ordine professionale e non ingannare i clienti.

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