La marmellata di prugne è una conserva dolce e aromatica, perfetta per essere preparata in casa e gustata da tutta la famiglia. Ottima a colazione spalmata su fette biscottate, può anche farcire dolci casalinghi come biscotti occhio di bue, torte di prugne o crostate alla crema. Ma esiste una marmellata di prugne speciale, legata a un territorio e a un frutto unici: la Marmellata di Prugne di Lentigione, un vero e proprio concentrato di storia, tradizione e sapori genuini.
La Prugna Zucchella di Lentigione: Un Ecotipo Unico
Tutto inizia con la Prugna Zucchella, un ecotipo locale che trova il suo habitat ideale nei terreni di Lentigione, una frazione del comune di Brescello, in provincia di Reggio Emilia. Questi terreni, un tempo lambiti dalle acque del fiume Po, sono particolarmente ricchi di ferro e minerali, che conferiscono al frutto caratteristiche organolettiche uniche.
La Prugna Zucchella si distingue per il suo colore viola intenso, quasi bluastro a piena maturazione, e per la sua polpa succosa e zuccherina. La sua raccolta avviene tra la fine di luglio e la fine di agosto, quando il sole estivo ha donato al frutto la giusta dose di dolcezza e profumo. A differenza di altre varietà di prugne, la Zucchella possiede un'elevata concentrazione naturale di zuccheri, tanto da rendere superfluo l'aggiunta massiccia di zucchero nella preparazione della marmellata. Questa caratteristica non solo esalta il sapore autentico del frutto, ma permette anche di ottenere una confettura meno dolce e più genuina, perfetta per chi ricerca i sapori di un tempo e desidera limitare l'apporto di zuccheri aggiunti. La sua polpa, inoltre, è particolarmente adatta alla cottura, mantenendo una consistenza piacevole e rilasciando un profumo intenso e avvolgente durante la preparazione.
La Prugna Zucchella di Lentigione non è solo un frutto, ma un simbolo di un territorio e di una cultura contadina che ha saputo preservare la biodiversità e le tradizioni locali. Negli ultimi anni, grazie all'impegno dell'Associazione per la valorizzazione della prugna Zucchella di Lentigione, si è assistito a una riscoperta e a una valorizzazione di questa varietà, con l'obiettivo di tutelarne la coltivazione e promuoverne la conoscenza presso un pubblico più ampio. Questa associazione, che riunisce produttori locali e appassionati, si impegna a mantenere vivo il legame con la tradizione, promuovendo la coltivazione secondo metodi rispettosi dell'ambiente e la preparazione della marmellata secondo la ricetta tradizionale, quella tramandata dalle nonne.
La Ricetta Tradizionale della Marmellata di Prugne di Lentigione
Preparare la Marmellata di Prugne di Lentigione è un'arte semplice ma che richiede attenzione e rispetto per la materia prima. La ricetta tradizionale prevede pochi e semplici ingredienti: prugne zucchelle mature, zucchero (in quantità variabile a seconda della dolcezza naturale delle prugne e del gusto personale) e, talvolta, un po' di succo di limone per esaltare il sapore e favorire la conservazione. Non sono ammessi addensanti artificiali, coloranti o conservanti: la genuinità è la parola d'ordine.
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Ecco i passaggi fondamentali per preparare la Marmellata di Prugne di Lentigione secondo la tradizione:
- Selezione e preparazione delle prugne: Scegliere prugne zucchelle ben mature, al punto giusto di dolcezza. Lavarle accuratamente sotto acqua corrente e asciugarle delicatamente. Dopodiché, denocciolarle e tagliarle a pezzetti o spicchi, a seconda della consistenza desiderata per la marmellata finale. Alcuni preferiscono anche sbucciare le prugne per una marmellata più liscia, ma la tradizione spesso prevede di lasciare la buccia, ricca di pectina, che contribuisce alla gelificazione naturale.
- Cottura delle prugne: In una pentola capiente, preferibilmente in acciaio inox o rame (evitare l'alluminio), versare le prugne a pezzi. Aggiungere lo zucchero. La quantità di zucchero è variabile: per una marmellata meno dolce, si può utilizzare un rapporto di 1:3 (zucchero:prugne), mentre per una marmellata più tradizionale si può arrivare a un rapporto di 1:2 o anche 2:3. È importante considerare la dolcezza naturale delle prugne: se sono molto mature e zuccherine, si può ridurre la quantità di zucchero aggiunto. Mescolare bene per amalgamare lo zucchero alle prugne. Aggiungere, se si desidera, il succo di mezzo limone (per circa 1 kg di prugne), che contribuirà a esaltare il sapore e a bilanciare la dolcezza.
- Fase di ebollizione e gelificazione: Portare la pentola sul fuoco a fiamma media, mescolando frequentemente per evitare che la marmellata si attacchi al fondo. Quando inizia a bollire, abbassare la fiamma e continuare la cottura a fuoco dolce, mescolando di tanto in tanto. La durata della cottura varia a seconda della quantità di marmellata e della consistenza desiderata. Generalmente, ci vogliono circa 40-60 minuti. Per verificare se la marmellata è pronta, si può fare la prova del piattino: versare un cucchiaino di marmellata su un piattino freddo e inclinarlo. Se la marmellata si addensa e non cola via velocemente, è pronta. In alternativa, si può utilizzare un termometro da cucina: la marmellata è pronta quando raggiunge una temperatura di circa 104-105°C.
- Imbottigliamento e sterilizzazione: Mentre la marmellata cuoce, preparare i vasetti di vetro. È fondamentale utilizzare vasetti di vetro a chiusura ermetica, precedentemente sterilizzati. La sterilizzazione può essere effettuata in diversi modi: in forno a 100°C per circa 20 minuti, oppure facendoli bollire in acqua per circa 10 minuti. Anche i coperchi devono essere sterilizzati. Una volta pronta, versare la marmellata bollente nei vasetti sterilizzati, riempiendoli fino a circa 1 cm dal bordo. Chiudere ermeticamente i vasetti. Per una maggiore sicurezza e una conservazione più lunga, si consiglia di sterilizzare i vasetti pieni. Esistono diverse tecniche di sterilizzazione: la bollitura (immergere i vasetti in una pentola d'acqua bollente per circa 20-30 minuti), la sterilizzazione a vapore, o la sterilizzazione in forno (seguendo procedure specifiche). La sterilizzazione crea il sottovuoto all'interno del vasetto, garantendo una conservazione ottimale della marmellata per diversi mesi, se conservata in un luogo fresco e asciutto, al riparo dalla luce diretta del sole.
Consigli Utili per una Marmellata Perfetta
- Utilizzare prugne di alta qualità, preferibilmente Prugne Zucchelle di Lentigione, raccolte al giusto punto di maturazione.
- Regolare la quantità di zucchero in base alla dolcezza delle prugne e al proprio gusto personale. Ricordare che la Prugna Zucchella è naturalmente dolce, quindi si può ridurre la quantità di zucchero rispetto ad altre ricette generiche.
- Mescolare frequentemente durante la cottura per evitare che la marmellata si attacchi al fondo e bruci.
- Non cuocere eccessivamente la marmellata, altrimenti diventerà troppo dura e caramellata. La prova del piattino o il termometro sono strumenti utili per verificare la giusta consistenza.
- Sterilizzare accuratamente vasetti e coperchi per garantire una conservazione sicura e prolungata.
- Se si desidera una marmellata più profumata, si possono aggiungere aromi naturali come un pezzetto di stecca di cannella, un baccello di vaniglia, o qualche chiodo di garofano durante la cottura. Tuttavia, la ricetta tradizionale predilige la semplicità e l'esaltazione del sapore naturale della prugna.
Marmellata di Prugne: Ricetta Classica e Varianti
La ricetta base della marmellata di prugne prevede l'utilizzo di prugne rosse, zucchero e limone. Tuttavia, è possibile utilizzare anche prugne bianche o altre varietà, purché siano perfettamente integre e prive di ammaccature, meglio se biologiche.
Dalla versione base si possono realizzare diverse varianti, arricchendo la confettura con spezie a piacere aggiunte a metà cottura: basta 1 cucchiaino di zenzero, cannella, anice stellato o chiodi di garofano per rendere la marmellata di prugne delicatamente aromatica.
Ricetta Marmellata di Prugne Classica
Ingredienti:
- 1 kg di prugne mature
- 500 g di zucchero (la quantità può variare in base alla dolcezza delle prugne)
- Succo di 1 limone
Preparazione:
- Lavare accuratamente le prugne, denocciolarle e tagliarle a pezzetti.
- In una ciotola, mescolare le prugne con lo zucchero e il succo di limone. Lasciare marinare per almeno 30 minuti, mescolando di tanto in tanto. Questo passaggio permette allo zucchero di sciogliersi e alle prugne di rilasciare il loro succo. Se si ha fretta, si può saltare questo passaggio.
- Trasferire il composto in una pentola capiente e cuocere a fuoco medio-basso, mescolando frequentemente per evitare che la marmellata si attacchi al fondo.
- Quando la marmellata inizia a bollire, abbassare la fiamma e continuare la cottura a fuoco dolce per circa 40 minuti, o finché non avrà raggiunto la consistenza desiderata. Per controllare la cottura, fare la prova del piattino: versare un cucchiaino di marmellata su un piattino freddo e inclinarlo. Se la marmellata si addensa e non cola via velocemente, è pronta.
- Versare la marmellata ancora bollente nei vasetti sterilizzati, riempiendoli fino a circa 1 cm dal bordo. Chiudere ermeticamente i vasetti e capovolgerli a testa in giù per creare il sottovuoto.
- Lasciare raffreddare completamente i vasetti capovolti. Una volta raffreddati, verificare che il sottovuoto sia avvenuto correttamente (il coperchio deve essere leggermente concavo).
- Conservare i vasetti in un luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce diretta del sole.
Marmellata di Prugne con il Bimby
La preparazione della marmellata di prugne può essere semplificata utilizzando il Bimby.
Ingredienti:
- 1 kg di prugne mature, denocciolate e con la buccia
- 500 g di zucchero
- Succo di 1 limone
Preparazione:
- Mettere nel boccale le prugne, lo zucchero e il succo di limone: 10 sec. vel. 6.
- Poi: 40 min. temp. Varoma vel. 1.
Consigli Generali per la Preparazione di Marmellate Fatte in Casa
Anche se la Marmellata di Prugne di Lentigione ha le sue specificità legate alla varietà di prugna e alla tradizione locale, alcuni consigli generali sono validi per la preparazione di qualsiasi marmellata fatta in casa, con qualsiasi tipo di frutta:
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- Scegliere frutta di stagione e di qualità: La qualità della frutta è fondamentale per il risultato finale della marmellata. Utilizzare frutta matura al punto giusto, profumata e senza ammaccature. La frutta di stagione è generalmente più saporita e ricca di nutrienti.
- Bilanciare la quantità di zucchero: La quantità di zucchero dipende dalla dolcezza naturale della frutta e dal proprio gusto personale. In generale, si consiglia un rapporto di 1:2 o 2:3 (zucchero:frutta), ma si può ridurre lo zucchero per frutti molto dolci o per chi preferisce marmellate meno zuccherate. Esistono anche alternative allo zucchero bianco, come lo zucchero di canna integrale o il fruttosio, ma è importante considerare che possono influenzare il sapore e la consistenza della marmellata.
- Utilizzare il succo di limone: Il succo di limone, oltre a esaltare il sapore della frutta, aiuta a preservare il colore brillante della marmellata e favorisce la gelificazione grazie alla sua acidità e al contenuto di pectina (anche se in quantità minore rispetto alla frutta stessa).
- Cuocere a fuoco dolce: La cottura a fuoco dolce permette alla frutta di cuocere lentamente e di sprigionare tutti i suoi aromi, senza bruciare o caramellare eccessivamente lo zucchero. Mescolare frequentemente durante la cottura per evitare che la marmellata si attacchi al fondo.
- Verificare la consistenza: La prova del piattino o il termometro da cucina sono strumenti utili per verificare se la marmellata ha raggiunto la giusta consistenza. Ricordare che la marmellata tende ad addensarsi ulteriormente raffreddandosi.
- Sterilizzare vasetti e coperchi: La sterilizzazione è fondamentale per garantire la conservazione della marmellata e prevenire la formazione di muffe o batteri. Seguire attentamente le procedure di sterilizzazione.
- Conservare correttamente: Conservare i vasetti di marmellata in un luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce diretta del sole. Una volta aperto un vasetto, conservarlo in frigorifero e consumarlo entro pochi giorni.
Come Gustare la Marmellata di Prugne
La marmellata di prugne è estremamente versatile e si abbina a moltissimi alimenti. È ottima da spalmare sul pane, sulle fette biscottate croccanti o per farcire una buona crostata. Si può utilizzare per farcire ciambelle, torte e biscotti, oppure per guarnire una cheesecake.
Un abbinamento particolare è quello con i formaggi, in particolare con il gorgonzola, da portare in tavola come aperitivo o antipasto. E se desiderate una vera e propria delizia, provate la creme brulée alla casatella trevigiana con confettura di prugne bio.
Lentigione e la Bassa Reggiana: Un Territorio di Sapori Autentici
La Marmellata di Prugne di Lentigione è indissolubilmente legata al suo territorio d'origine, la Bassa Reggiana. Questa zona della provincia di Reggio Emilia, caratterizzata da una pianura fertile e attraversata dal fiume Po, vanta una lunga tradizione agricola e culinaria.
La Bassa Reggiana è una terra ricca di sapori autentici e tradizioni gastronomiche. Oltre alla Prugna Zucchella e alla sua marmellata, la zona è rinomata per altri prodotti tipici, come il Parmigiano Reggiano, l'aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia, i salumi, i tortelli d'erbetta e i vini locali. La cucina della Bassa Reggiana è una cucina semplice ma ricca di gusto, basata su ingredienti freschi e di stagione, e legata alle tradizioni contadine.
Sicurezza Alimentare nella Preparazione Casalinga di Marmellate
La preparazione casalinga di conserve e marmellate può presentare dei rischi per la salute. In un ambiente domestico non è infatti possibile creare le condizioni e le misure necessarie volte a garantire la sicurezza e l'idoneità degli alimenti, che, al contrario, le procedure industriali sono in grado di assicurare per prevenire contaminazioni pericolose. È quindi importante seguire scrupolosamente le indicazioni di sicurezza alimentare per ridurre i rischi, ma bisogna sempre tenere a mente che non si potrà mai ottenere la stessa sicurezza alimentare che presentano le conserve e le marmellate prodotte a livello professionale.
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