La farina di tipo 0 è un ingrediente ampiamente utilizzato in cucina, apprezzata per la sua versatilità e le sue specifiche caratteristiche che la rendono adatta a diverse preparazioni. Questo articolo esplorerà a fondo le proprietà della farina di tipo 0, con un focus particolare sul suo impiego nella preparazione della pizza, analizzando le sue caratteristiche, i vantaggi e le alternative disponibili.
Cos'è la Farina di Tipo 0?
La farina di tipo 0 è una farina di grano tenero meno raffinata rispetto alla farina 00, ma che mantiene comunque un aspetto uniforme e un colore bianco. Si ottiene attraverso un processo di abburattamento, che determina il suo grado di purezza. Questo procedimento separa la farina in base alle dimensioni dei granuli. A volte vedrete uno 0, a volte ne vedrete due, a volte invece troverete farina di tipo 1 o di tipo 2 sulla confezione. Non allarmatevi, la spiegazione è davvero molto semplice anche per chi è davvero negato in matematica.
Raffinazione e Abburattamento
Spesso si sente parlare di farina “raffinata”, ma in realtà questo termine non è del tutto corretto. Più precisamente, la farina viene “abburrattata”, un procedimento che determina il suo grado di purezza.
Contenuto di Proteine e Forza della Farina
Parlando di proteine, il contenuto proteico della farina di tipo 0 può variare dal 10% al 14,5%, a seconda dei grani scelti dal mulino. Il contenuto proteico è strettamente correlato alla forza della farina, misurata in “W”. La farina tipo 0 può avere una forza che va da W100 a W400. Questo valore ci aiuta a capire quanto l’impasto sarà in grado di resistere alla lievitazione.
Utilizzi della Farina di Tipo 0
La farina di tipo 0 è una delle farine più versatili in cucina e non esiste un singolo utilizzo specifico della farina.
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Pane
Se stai cercando di fare il pane, sappi che sei sulla giusta strada! La farina di tipo 0 è ideale per tutti i tipi di pane, ma è necessario prestare attenzione per valutare quale forza della farina faccia al caso proprio prima di decidere quale comprare.
Pizza
Viene considerata una farina di tipo forte ed essendo molto facile da lavorare (e allo stesso tempo adattissima sia alle lunghe lievitazioni che a quelle medio-brevi), è decisamente una delle scelte più comuni nel mondo dei panificati di buon livello ma anche di pizze e focacce.
Dolci
Al contrario è perfetta per pizza e dolci. In compenso ma è l’ideale per torte, frolla e biscotti che solitamente lievitano direttamente nel forno.
Sostituzione della Farina 00
Se stai pensando di sostituire la farina 00 con la farina tipo 0 nelle tue ricette, sappi che puoi farlo tranquillamente, tranne nel caso della pasta fresca.
Alternative per Diabetici
Se sei diabetico puoi sostituire la farina di tipo 0 con altre più ricche di fibre, come la tipo 1, la tipo 2 o quella integrale.
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Farina di Tipo 0 per Pizza: La Scelta Ideale
Se cerchi una farina di alta qualità per le tue pizze e impasti, la Mediterranea è la scelta ideale. Coltivata nel cuore del Tavoliere delle Puglie, questa farina nasce da un'azienda agricola che segue ogni fase della coltivazione con cura e dedizione. Il grano è coltivato secondo i principi dell’agricoltura integrata, che rispetta l’ambiente e la salute del consumatore. Questo significa che il grano non contiene glifosato né pesticidi, per offrirti una farina sicura e naturale. Il risultato? Una farina dal profumo intenso, con un sapore autentico che rispetta la tradizione del territorio. La Mediterranea è altamente digeribile e tollerabile, perfetta per impasti leggeri e dal gusto inconfondibile.
Caratteristiche della Farina Mediterranea
La Farina di grano tenero tipo 0 mediterranea è il risultato di una collaborazione tra l'azienda e i rinomati esperti Antonio Pascarella e Vincenzo Viscusi. Uno dei punti di forza di questa farina è l'attenzione alla salute e all'etica. La macinazione della farina avviene utilizzando la tecnologia dei cilindri, che preserva il germe di grano e tutte le caratteristiche nutrizionali. La Farina di grano tenero tipo 0 mediterranea presenta un contenuto proteico sostenuto, superiore al 13,0%, che la rende ideale per impasti lievitati con metodo diretto e indiretto. La farina di grano tenero tipo 0 Mediterranea, con un valore di W di 290, è un prodotto versatile che si presta a molti utilizzi differenti. La sua estensibilità e la sua robustezza la rendono ideale per una varietà di ricette e metodi di cottura.
Gestione della Lievitazione
La corretta gestione del lievito è altrettanto importante e richiede adattamenti in base alle stagioni. Durante l'estate, quando le temperature sono più elevate, si consiglia di ridurre la quantità di lievito a 1 grammo per chilo di impasto e aumentare la quantità di sale a 25 grammi per chilo.
Tempi di Lievitazione Ottimali
- A temperatura ambiente (20-22 gradi Celsius): il tempo di lievitazione sarà tra 2-4 ore.
- In frigorifero a 4 gradi: da 24 a 48 ore.
- A temperatura ambiente (20-22 gradi Celsius) per la biga: 6-12 ore.
- In frigorifero a 4 gradi per la biga: 48-72 ore.
- Biga a temperatura ambiente: 16-24 ore.
Idratazione dell'Impasto
Per ottenere un impasto perfetto, l'idratazione corretta della farina è fondamentale. Segui queste linee guida per un risultato ottimale: incorpora il 50% dell'acqua totale direttamente con la farina e aggiungi gradualmente la restante metà.
Modalità di Impasto
L'impasto è un elemento fondamentale per ottenere un prodotto di qualità. La scelta della modalità di impasto influisce sull'idratazione possibile e sul risultato finale. Quando si impasta a mano, è importante tenere presente che le idratazioni elevate non sono facilmente raggiungibili, quindi si consiglia di non superare il 60% di idratazione. Nel caso di un impasto con una planetaria, si suggerisce di adottare la stessa idratazione dell'impasto fatto a mano, facendo attenzione a non surriscaldare l'impasto per evitare di compromettere la struttura del glutine. Con un'impastatrice a spirale di tipo professionale o semi professionale, è possibile spingersi verso idratazioni più elevate, le quali variano in base alla forza del prodotto e alla quantità di fibre presenti.
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Modalità di Cottura
La sua versatilità si estende anche alle modalità di cottura supportate. È possibile utilizzare questa farina con successo nel forno elettrico, forno a legna, forno a gas, per frittura, bollitura in acqua e cottura a vapore. Si consiglia una cottura dolce, a temperature non troppo elevate, per garantire una perfetta asciugatura del prodotto fino al centro e una colorazione uniforme e dorata.
Differenze tra Farina 00, 0, 1 e 2
Che cosa significa farina tipo 00, 0, 1 o 2? Che differenze ci sono tra le diverse tipologie di farine? Ci vorrebbe un po’ di consapevolezza rispetto a ciò che si acquista e a ciò che si mangia ogni giorno, e bisognerebbe riuscire a capire che anche se una cosa si è sempre mangiata per generazioni non per forza significa che sia la migliore, come ad esempio la farina 0 e 00. La farina è ovviamente il prodotto che si ricava dalla macinazione dei cereali o di altri prodotti e ne esistono differenti tipi distinguibili innanzitutto per la granulometria, quindi la dimensione dei “granelli” e per i contenuti nutrizionali: amido, proteine, minerali e fibra alimentare e quindi anche per la diversa qualità nutrizionale e tecnologica. Anche le caratteristiche visive sono diverse, la farina 00 è bianca mentre le altre farine hanno un colore gradualmente più scuro. Cerchiamo di fare chiarezza e capiamo cosa in realtà distingue la farina 00 dalla farina tipo 2.
- Farina 00: Questa è la farina più raffinata in assoluto ottenuta attraverso la moderna macinazione mediante cilindri di acciaio. In questa farina vengono eliminate tutte le parti migliori del grano a livello nutrizionale. Nella farina 00 infatti vengono eliminati la crusca, ricca di fibre ed il germe del grano, ricco di vitamine, sali minerali e amminoacidi, tutto questo per rendere la farina più bianca e più facilmente lavorabile. Tutto ciò che resta è l’amido (carboidrati semplici) e poche proteine (glutine). L’apporto nutrizionale all’organismo è molto basso anzi, in qualche modo la farina 00 contribuisce all’aumento della glicemia.
- Farina 0: Leggermente meno raffinata della precedente ma che comunque è stata privata di gran parte dei suoi principi nutritivi. Contiene comunque molti amidi ma meno della 00, però rispetto a quest’ultima ha un alto contenuto di glutine ed è quindi da sconsigliare agli intolleranti tanto meno ai celiaci. Insomma, è anche questa una farina bianca ed è utilizzatissima sia nei forni di tipo industriale che in quelli artigianali, è meno demonizzata della farina più lavorata ma anche lei ha i suoi detrattori che non apprezzano il basso livello di fibre e proteine che la caratterizza.
- Farina Tipo 1: La prima farina che producono alcuni mulini grazie alla macinazione in pietra. Attraverso la macinazione in pietra viene macinato l’intero chicco senza eliminare nessuna parte. Attraverso un passaggio definito abburattamento, cioè un’operazione di setaccio, la farina viene separata in base alla dimensioni dei “granuli”. La farina tipo 1 contiene un maggiore quantitativo di crusca e di germe del grano, le parti più ricche di sostanze nutritive.
- Farina Tipo 2: Conosciuta anche come farina “semi-integrale” è una farina caratterizzata da granuli di grosse dimensioni e un maggiore quantitativo di componenti fibrose e germe del seme rispetto alle precedenti. E’ una farina che presenta ottime caratteristiche nutrizionali ed è più facile da lavorare rispetto alla farina integrale. Un buon compromesso per una panificazione naturale.
- Farina integrale: Senz’altro è la migliore a livello nutrizionale, specialmente se macinata a pietra, poiché le macine lavorando a bassa velocità non surriscaldano la farina, lasciando intatte tutti principi nutritivi.
Sicuramente a livello nutrizionale vincono le farine tipo 1, tipo 2 e integrale ma bisogna precisare una cosa importante da tenere presente. Rispetto alla farina 00, la farina tipo 2 ad contiene più proteine e quindi più glutine e questo dovrebbe assicurare una maggiore forza, rapporto tra tenacità ed estensibilià dell’impasto, ma essendo strutturata in granuli piuttosto grossi e quindi meno solubili, l’azione del glutine risulta meno efficace. Le farine tipo 1 e tipo 2 sono ottime per la produzione di pane, pizza, dolci, prodotti da forno… ed una delle caratteristiche tipiche dei prodotti realizzati con queste farine è una maggiore idratazione dell’impasto, un forte bouquet di profumi, un sapore inconfondibile ed una maggiore conservabilità.
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