Il Natale del 2015 è stato segnato da dibattiti accesi, in particolare nelle scuole, a causa di una canzone per bambini intitolata "Salam". Questa canzone, originariamente cantata nel 2004 allo "Zecchino d'Oro" da un bambino palestinese, ha suscitato controversie quando alcuni insegnanti hanno deciso di farla imparare ai bambini per una fiaccolata organizzata al Parco XXII Aprile.
Origini della Polemica
La scelta di includere "Salam" nel repertorio natalizio non è stata accolta positivamente da tutti. Alcuni genitori hanno espresso preoccupazione, ritenendo che la canzone non fosse appropriata per la celebrazione del Natale. Un genitore anonimo ha dichiarato di aver preferito che sua figlia cantasse "Tu scendi dalle stelle", mettendo in discussione la pertinenza del testo di "Salam" al Natale. Nonostante riconoscesse che la canzone fosse orecchiabile e che "Salam" significasse "Pace", il genitore ha sottolineato l'importanza di difendere la cultura italiana e si è dichiarato contrario all'uso di canzoni straniere, indipendentemente dalla loro origine.
Il ritornello della canzone, "Salam o mia città, Salam la mia realtà, Salam io ti amerò, Salam ritornerò", è stato uno dei punti più contestati.
Reazioni e Difese
Il presidente del consiglio d'istituto, Michele Fava, ha minimizzato la polemica, attribuendola all'allarmismo generato dagli eventi recenti. Ha sottolineato che l'iniziativa del 18 dicembre era stata organizzata per promuovere l'unità tra persone di diverse razze e provenienze e ha espresso il desiderio che i genitori avessero discusso le loro preoccupazioni direttamente con gli organizzatori. Fava ha anche menzionato che il comitato genitori della "Collodi" stava cercando un confronto con i genitori contrari alla canzone e che, se necessario, il consiglio d'istituto sarebbe intervenuto per chiarire che il testo era inteso a coinvolgere tutti i bambini. Ha aggiunto che sarebbero state incluse anche canzoni di Laura Pausini e che, se ci fosse stata una richiesta, anche "Tu scendi dalle stelle" sarebbe stata eseguita.
L'assessore all'istruzione del Comune di Modena, Giampietro Cavazza, ha espresso stupore per la strumentalizzazione della canzone, sottolineando che si trattava di un brano dello Zecchino d'Oro di una decina di anni prima. Ha elogiato l'impegno della scuola "Collodi" in progetti di integrazione e conoscenza reciproca e ha sottolineato l'importanza di occasioni di condivisione all'insegna della pace, soprattutto in momenti difficili.
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Intervento Politico e Ulteriori Controversie
Il senatore Carlo Giovanardi ha espresso la sua opinione, riportando una dichiarazione della vice preside della scuola che affermava che Gesù era nato in Palestina ed era arabo, per giustificare l'uso di canzoni natalizie con frasi in arabo.
Un altro caso simile è emerso in una scuola lombarda, l'istituto Umberto e Margherita di Savoia di Abbiategrasso, dove l'esecuzione di "canzoni o poesie multietniche" durante uno spettacolo natalizio ha suscitato polemiche. In particolare, la canzone "Una stella a Betlemme" ha provocato lo sdegno della Lega Nord, che ha accusato il preside di alimentare divisioni tra italiani di fede cristiana e stranieri di altre religioni.
La Risposta della Scuola
Il dirigente scolastico ha respinto le accuse, affermando che il Natale cristiano veniva celebrato con presepi e auguri religiosi in tutte le classi. Gli insegnanti hanno spiegato che la scelta delle canzoni era motivata dal desiderio di far riflettere i bambini su valori come la pace e la non violenza, senza sminuire la nascita di Gesù.
Canzoni di Natale menzionate
Oltre a "Salam", sono state menzionate altre canzoni nel contesto della polemica:
- "Tu scendi dalle stelle"
- "Il mondo che vorrei" di Laura Pausini
- "Basta poco" di Vasco Rossi
- "Come un pittore" dei Modà
- "Non basta un sorriso" di Povia
- "Gioia nel Mondo"
- "La Preghiera"
- "Una Notte Speciale"
"Una Stella a Betlemme": Testo e Significato
La canzone "Una stella a Betlemme", cantata da Milad Nicola Elias Fatouleh, un bambino palestinese, è al centro della controversia. Il testo esprime un desiderio di pace e un legame con la propria terra:
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"Ma se guardo il cielo,Quella stella splende d’amore,Sempre di più splende lassù,Salam Salam o mia città,Salam Salam la mia realtà,Salam Salam io ti amerò,Salam Salam ritornerò".
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