Pitone Fritto Messinese: Un Classico dello Street Food Siciliano

I pitoni messinesi, noti anche come "pidoni", rappresentano un'autentica istituzione dello street food della città di Messina. Questi calzoni fritti, dalla forma a mezzaluna, racchiudono un ripieno saporito e tipico a base di scarola riccia, formaggio (tradizionalmente tuma) e alici. Sebbene la ricetta tradizionale preveda questo condimento, oggi è facile trovare varianti con ripieni diversi, adattandosi ai gusti e alle esigenze di tutti.

Origini e Storia

Le origini del nome "pitone" sono avvolte nel mistero. Alcuni sostengono che derivi dai giochi "pitici" che si svolgevano in onore di Apollo, mentre altri lo associano alle "pizie", le sacerdotesse del culto di Apollo, che preparavano focacce come offerte agli dei. Un'altra leggenda narra che i pitoni furono creati durante l'assedio francese di Messina nel 1676, quando i contadini prepararono panini a base di verdure per spaventare i nemici. L'ipotesi più accreditata è che il nome derivi dal siciliano "pitta", che significa focaccia, o dal termine "pidone", che ricorda la forma di una calza di lana.

Caratteristiche e Varianti

Il pitone messinese si distingue per la sua pasta sottile e croccante, tradizionalmente preparata senza lievito e con strutto. Tuttavia, è possibile trovare anche versioni con un impasto soffice e lievitato. Il segreto per ottenere un pitone leggero e sfogliato risiede nella lavorazione accurata dell'impasto e nell'aggiunta di vino bianco.

Il ripieno tradizionale è a base di scarola riccia, tuma (un formaggio autoctono siciliano dal sapore delicato) e alici. Alcune varianti prevedono l'aggiunta di pomodorini o altri ingredienti locali. Per chi preferisce una versione più leggera, è possibile cuocere i pitoni al forno, anche se la frittura conferisce loro una croccantezza e un sapore inconfondibili.

Ricetta Tradizionale del Pitone Messinese Fritto

Ecco una ricetta per preparare i pitoni messinesi fritti in casa:

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Ingredienti

Per l'impasto:

  • 1 kg di farina 00
  • 470 ml di acqua
  • 50 g di strutto
  • 10 g di sale
  • 2 g di lievito di birra (facoltativo)

Per il ripieno:

  • q.b. di tuma siciliana (o primo sale)
  • q.b. di scarola riccia
  • q.b. di pomodoro (facoltativo)
  • q.b. di alici

Per friggere:

  • q.b. di olio di semi

Preparazione

  1. Preparazione dell'impasto:
    • Sciogliere il lievito (se utilizzato) in poca acqua tiepida.
    • In una ciotola o planetaria, versare la farina e aggiungere gradualmente l'acqua con il lievito, iniziando a mescolare.
    • Aggiungere lo strutto e il sale e continuare a impastare fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico.
    • Formare un panetto, avvolgerlo nella pellicola trasparente e lasciarlo riposare per circa 20 minuti.
  2. Lavorazione dell'impasto:
    • Dividere l'impasto in palline di circa 80 g ciascuna.
    • Stendere ogni pallina con un mattarello fino ad ottenere un disco sottile (circa 20 cm di diametro).
  3. Preparazione del ripieno:
    • Lavare e asciugare la scarola riccia, tagliandola finemente.
    • Tagliare la tuma (o il primo sale) a pezzetti.
    • Dissalare le alici e tagliarle a pezzetti.
  4. Farcitura e chiusura dei pitoni:
    • Disporre al centro di ogni disco di pasta la scarola, la tuma e le alici.
    • Bagnare i bordi della pasta con un po' d'acqua.
    • Piegare la pasta a metà, formando una mezzaluna, e sigillare bene i bordi con i rebbi di una forchetta.
  5. Frittura dei pitoni:
    • Riscaldare abbondante olio di semi in una padella o friggitrice fino a raggiungere una temperatura di circa 160°C.
    • Friggere i pitoni pochi alla volta, facendoli dorare da entrambi i lati.
    • Scolare i pitoni su carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso.
  6. Servizio:
    • Servire i pitoni messinesi caldi e croccanti.

Consigli e Varianti

  • Per un impasto più leggero, è possibile sostituire lo strutto con olio d'oliva.
  • Per una versione più saporita, è possibile aggiungere pepe nero macinato fresco al ripieno.
  • Per una cottura più uniforme, è consigliabile utilizzare un wok per la frittura.
  • Per riscaldare i pitoni già cotti, è preferibile utilizzare il forno statico a 100°C per evitare che diventino molli.

Pitoni Messinesi al Forno: Una Variante Più Leggera

Per chi preferisce una versione più leggera, è possibile cuocere i pitoni in forno. In questo caso, è consigliabile spennellare la superficie dei pitoni con olio extravergine d'oliva e cuocerli in forno statico preriscaldato a 200°C per circa 10-12 minuti, o fino a doratura.

Abbinamenti

I pitoni messinesi sono perfetti da gustare come street food, antipasto o aperitivo. Si abbinano bene con una birra locale, come la "Doc 15" del Birrificio Messina, o con un bicchiere di vino bianco siciliano.

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