Marmellata di Papiro: Una Ricetta Innovativa e la Tradizione Alimentare Egizia

La marmellata di papiro rappresenta un'interessante esplorazione culinaria che affonda le radici nella storia dell'alimentazione dell'antico Egitto. Sebbene l'uso del papiro come alimento non sia ampiamente diffuso o riconosciuto da organizzazioni come la FAO, l'idea di incorporarlo in preparazioni alimentari, come la marmellata, suscita curiosità e apre nuove prospettive sull'utilizzo di questa pianta iconica.

Ricetta Innovativa di Marmellata di Mandarini

Partendo da una ricetta specifica per una marmellata di mandarini, possiamo estrapolare alcuni principi e tecniche potenzialmente applicabili alla creazione di una marmellata di papiro. La ricetta di Giorgio Rimmaudo utilizza i seguenti ingredienti per una dose di 2,08 kg:

  • 1000 g di mandarini
  • 800 g di zucchero
  • 250 ml di succo di mela verde centrifugato
  • 30 g di succo di limone

Procedimento:

  1. Preparazione dei mandarini: Lavare i mandarini e congelarli per almeno 24 ore. Dopo lo scongelamento, lasciarli in un contenitore con acqua per 48 ore, cambiando l'acqua almeno tre volte al giorno.
  2. Lavorazione della frutta: Scolare i mandarini ed eliminare i semi. Tagliarne una parte a cubetti e frullare la restante.
  3. Prima cottura: Riunire tutti gli ingredienti tranne il succo di limone in una casseruola e portare a ebollizione per 2 minuti. Spegnere la fiamma, coprire con pellicola a contatto e lasciare riposare per 12 ore.
  4. Seconda cottura: Aggiungere il succo di limone e cuocere a fiamma bassa fino a raggiungere una densità di 64° BRIX al rifrattometro o 108°C al termometro.
  5. Imbottigliamento: Versare la marmellata ancora calda in vasi sterilizzati e asciutti, chiudere bene col coperchio e capovolgere i vasi su una tavoletta fino a raffreddamento.

Papiro nell'Alimentazione: Tra Storia e Innovazione

Nell'antico Egitto, il papiro (Cyperus papyrus L.) era utilizzato per molteplici scopi, dalla produzione di carta alla realizzazione di vele, cesti, sandali e persino barche. Fonti letterarie attestano anche l'uso della parte inferiore dei culmi giovani come alimento, in particolare la parte immersa in acqua, vicina ai rizomi, caratterizzata da una buccia bianca e morbida.

Tuttavia, è importante notare che, a differenza dello zigolo dolce (Cyperus esculentus L.), i cui tuberi sono commestibili e utilizzati da millenni per preparare bevande e dolci, il papiro non ha una tradizione consolidata come alimento di base. Studi hanno dimostrato che il contenuto proteico e la digeribilità del papiro diminuiscono con l'età della pianta, rendendo i culmi giovani la parte più adatta al consumo.

Considerazioni sulla Sicurezza Alimentare

La recente pubblicizzazione dell'uso del papiro "in qualsiasi ambito dell'arte culinaria" solleva interrogativi sulla sicurezza alimentare e sul rispetto delle normative comunitarie. È fondamentale che qualsiasi prodotto a base di papiro destinato al consumo umano sia sottoposto a rigorosi controlli e analisi per garantirne la salubrità e l'assenza di rischi per la salute.

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Marmellate Speciali: Un Esempio dalla Tradizione Marchigiana

La marmellata di cotogne e radici di cicoria, un prodotto tradizionale delle Marche, offre un interessante spunto di riflessione sull'abbinamento di ingredienti insoliti nella preparazione di confetture. Questa marmellata, quasi scomparsa all'epoca del censimento dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT), combina le proprietà antiossidanti e antiinfiammatorie della mela cotogna con le virtù digestive e prebiotiche della cicoria.

L'uso di cotogno e cicoria nella medicina popolare risale all'epoca romana, come testimoniato da autori come Plàtina e Mattioli. Sebbene non si conosca l'ideatore di questa particolare marmellata, essa rappresenta un esempio di come la tradizione e l'innovazione possano incontrarsi nella creazione di prodotti alimentari unici e salutari.

L'Alimentazione nell'Antico Egitto: Un Mondo di Sapori

L'alimentazione degli antichi Egizi era strettamente legata al Nilo e alle sue inondazioni, che rendevano il terreno fertile e ricco di risorse. Cereali come l'orzo, il farro e il grano erano alla base della loro dieta, utilizzati per preparare pane e birra, alimenti fondamentali anche nelle offerte funerarie.

La coltivazione dell'uva era diffusa, e il vino, sebbene meno popolare della birra, era apprezzato soprattutto dalle classi nobili. Orti e giardini fornivano una varietà di verdure, tra cui cipolle, porri, aglio, sedano, cetrioli, ceci, fave e lenticchie.

La caccia e la pesca integravano la dieta con carne e pesce, mentre l'allevamento forniva bovini, ovini, caprini e pollame. Gli antichi Egizi prestavano grande attenzione alla preparazione e alla conservazione degli alimenti, come testimoniato dalle numerose scene di vita quotidiana raffigurate nelle tombe.

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I Dorayaki Giapponesi: Un Dolce a Base di Marmellata di Fagioli Azuki

I dorayaki sono dei pancake giapponesi farciti con l'anko, una marmellata di fagioli azuki. Questi dolcetti, dalla consistenza soffice e dal sapore delicato, rappresentano un esempio di come la marmellata possa essere utilizzata come ingrediente principale in preparazioni dolciarie.

Ingredienti (per 7 dorayaki):

  • 2 uova
  • 45 g di fruttosio (o 60 g di zucchero)
  • 40 g di sciroppo d'agave
  • 60 ml d'acqua
  • 1 cucchiaino scarso di lievito per dolci
  • 130 g di farina 00
  • 350 g di anko

Preparazione:

  1. Lavorare le uova con il fruttosio e lo sciroppo d'agave.
  2. Sciogliere il lievito nell'acqua e incorporarlo al composto.
  3. Unire la farina setacciata e mescolare fino ad ottenere un impasto omogeneo.
  4. Lasciare riposare l'impasto in frigo per mezz'ora.
  5. Scaldare una padella antiaderente e versare un mestolo di impasto per formare un disco.
  6. Cuocere a fuoco basso fino a quando sulla parte superiore non si formeranno le bollicine.
  7. Girare il disco e cuocere anche sull'altro lato per pochi secondi.
  8. Farcire un disco con l'anko e coprire con un altro disco.
  9. Pressare delicatamente i bordi per sigillare il dorayaki.

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