Confetteria Altamura: Storia e Prodotti di un'Eccellenza Gastronomica Pugliese

Il Sud Italia è rinomato per la ricchezza e la varietà dei suoi paesaggi, ma anche per il suo altrettanto ricco patrimonio di prodotti gastronomici unici al mondo. In questo contesto, la Confetteria Altamura si distingue come un vero e proprio viaggio sensoriale nel cuore della tradizione dolciaria pugliese.

Un Viaggio Attraverso le Murge: Terra di Sapori Autentici

L’altopiano delle Murge, con i suoi paesaggi che a tratti assumono sembianze lunari, rappresenta uno scenario unico. Questa terra, protetta dal Parco Nazionale dell’Alta Murgia, offre uno spazio aperto dove lo sguardo può spaziare liberamente. Non lontano, il Parco della Murgia Materana in Basilicata, con i suoi Sassi di Matera, testimonia la dura e arida bellezza di questa regione.

In questo contesto geografico e culturale, la gastronomia locale si rivela un tesoro di sapori autentici.

La Storia della Confetteria Altamura

La Confetteria Altamura non è solo un luogo dove acquistare dolci, ma un simbolo della tradizione e della cultura dolciaria pugliese. Per apprezzarne appieno il valore, è utile esplorare la storia di altre eccellenze gastronomiche della regione.

Mucci Giovanni: La Storia del Confetto

Nel borgo antico della città di Andria, in Puglia, a pochi passi dalla cattedrale di origine normanna si trova il Museo del Confetto, aperto nel 2004 per raccontare la storia della famiglia, dei confetti e dell’azienda Mucci. La premiata fabbrica di confetti fu infatti inaugurata nel 1894 grazie al sogno di Nicola Mucci. Negli anni Trenta nascono gli inimitabili Tenerelli Mucci, con mandorle di Toritto e nocciole del Piemonte IGP, ricoperte da cioccolato fondente e bianco, e da un sottile strato di confettura colorata. Nel 1945 il figlio Giovanni eredita la fabbrica e ne consacra il successo. I confetti acquistano fama e la richiesta diventa altissima, superando i confini regionali prima e nazionali poi. Oggi l’azienda è in mano ai figli e ai nipoti di Giovanni, che hanno trasferito lo stabilimento produttivo a Trani, dove si confezionano oltre 200 tipi di confetti e dragées seguendo antiche ricette artigianali e utilizzando le migliori materie prime e colori e aromi esclusivamente naturali.

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Amaro Lucano: Un'Altra Storia di Successo

La storia dell'Amaro Lucano, nato a Pisticci nel 1894 grazie a Pasquale Vena, è un esempio di come la passione per le erbe officinali e l'arte liquoristica possano portare alla creazione di un marchio esportato in tutto il mondo. Pasquale Vena, dopo aver imparato i segreti della pasticceria e delle erbe officinali, inventò la ricetta segreta dell'Amaro Lucano, un amaro dal gusto equilibrato e dalle note agrumate e floreali, capace di evocare i sapori della sua terra.

Amarelli: La Liquirizia di Calabria

Lungo la costa Ionica, la famiglia Amarelli ha legato il suo nome alla liquirizia. Fu il barone Nicola Amarelli che ebbe l’idea geniale di estrarre dalla radice il succo e che nel 1731 fondò il Concio, l’impianto protoindustriale concepito per attuare questo procedimento. L'azienda, ancora oggi a conduzione familiare, produce liquirizia in diverse forme, dai bastoncini grezzi ai confetti, liquori, cioccolato e biscotti.

I Prodotti Tipici della Confetteria Altamura

La Confetteria Altamura offre una vasta gamma di prodotti dolciari che riflettono la tradizione e la creatività pugliese. Tra questi, spiccano:

  • Il Centerbe della Murgia: Un liquore realizzato con le erbe spontanee della Murgia, dal colore verde intenso e dal sapore unico. La ricetta viene tramandata di generazione in generazione e presenta varianti a seconda delle famiglie. Tra le erbe utilizzate troviamo alloro, basilico, assenzio, cedrina, finocchio selvatico, maggiorana, malva, menta, mirto, origano, rosmarino, ruta, salvia, timo e camomilla.

    • Preparazione del Centerbe: Le erbe vengono messe in infusione nell'alcol per 2-3 settimane, agitando il recipiente periodicamente. Successivamente, si filtra l'infuso e si aggiunge uno sciroppo preparato con acqua e zucchero. Dopo qualche giorno, si filtra nuovamente e si lascia riposare per qualche settimana prima del consumo.
  • Pasticceria di Semola di Grano Duro: Vincenzo Benvenuto, pasticcere di Altamura, è un pioniere nell'utilizzo della semola rimacinata di grano duro per la preparazione di dolci. La sua semola è prodotta localmente e analizzata per garantirne la purezza e la naturalità. Tra i suoi prodotti spiccano la brioche di semola, i cornetti e il Pansanto, un dolce simile al panettone ma con caratteristiche uniche.

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Altamura: Non Solo Pane

Se diciamo Altamura pensiamo al pane, anche se in verità la località, con i sobri palazzi e gli antichi forni, detiene altri primati, come ad esempio la cava di Altamura, un giacimento paleontologico dove si sono rivelate orme di dinosauro, insieme a manufatti normanni e aragonesi. E una ventina di anni fa, nella grotta di Lamalunga, sono stati rinvenuti i resti di uno scheletro umano del paleolitico di circa 200 mila anni fa, noto proprio come l’Uomo di Altamura. Poi c’è la sua meravigliosa Cattedrale romanica, anche sede del Museo diocesano. È l’unica chiesa in Puglia espressamente voluta da Federico II, costruita parallelamente alla rifondazione della città, nel 1232. I numerosi rimaneggiamenti non hanno stravolto le originarie linee del romanico pugliese, da alcuni definito addirittura “federiciano”, tanto è forte l’influsso della personalità dell’imperatore.

Il Pane di Altamura DOP: Un Simbolo della Città

Il pane di Altamura, definito da Orazio "il miglior pane del mondo", è un prodotto DOP (Denominazione di Origine Protetta) dal 2003. Viene prodotto con semola di grano duro delle varietà Appulo, Arcangelo, Duilio e Simeto, coltivate nel territorio di Altamura e nei comuni limitrofi. La preparazione segue un metodo tradizionale che prevede l'utilizzo di lievito madre, acqua e sale, e cinque fasi di panificazione: impastamento, formatura, lievitazione, modellatura e cottura nel forno a legna.

  • Caratteristiche del Pane di Altamura DOP: Si presenta nella forma tradizionale "Accavallata" o "a Cappello di prete", con una crosta spessa e croccante e una mollica soffice di colore giallo paglierino. Il profumo è caratteristico e il sapore è unico.

La Pasticceria di Semola: Una Sfida Innovativa

Vincenzo Benvenuto, nel suo laboratorio di Altamura in quella Puglia dell’Alta Murgia che confina con la Basilicata di Matera, non ha paura di affermare con forza: “Sono stato il primo a lavorare in pasticceria a 360° con la semola rimacinata di grano duro”. Ma non solo, la “sua” semola è quella di qui: la mitica semola del grano duro di Altamura, quella che ne ha reso famoso il pane Dop (prodotto introvabile o quasi con la certificazione: basti pensare che su una settantina di panifici, solo 5-6 aderiscono al Consorzio!) e che di questa parte d’Italia è un po’ il simbolo. E non basta che sia locale: la “sua” semola Vincenzo se la fa produrre come dice lui e la analizza ogni volta affinché abbia le caratteristiche di purezza e di naturalità che lui ritiene giuste. “La mia non è una pasticceria medicinale: non prometto guarigioni! - afferma abbozzando uno dei suoi rari sorrisi - Ma prometto che non fa certamente male, che si digerisce tutto. Vero: assaggiare un suo prodotto significa fare un’esperienza di leggerezza. I sapori ci sono, eccome: la sua brioche di semola dolce o “salata” che sia è sapida, anche se non usa neppure un granello di sale per farla. I suoi “cornetti” sono giustamente burrosi, sfogliati, sono eccezionali… e ti lasciano leggero e con il palato perfettamente pulito. Idem il Pansanto.

Il Riconoscimento del Pane di Altamura come Patrimonio UNESCO

Il Consiglio regionale della Puglia ha approvato una mozione che invita la Regione a chiedere il riconoscimento del pane di Altamura come patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO. Questo riconoscimento sottolineerebbe l'importanza del pane di Altamura come simbolo della cultura e della tradizione pugliese.

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