Venezia celebra Vittore Carpaccio, uno dei pittori più originali e fantasiosi del Rinascimento veneziano, con una grande mostra monografica a Palazzo Ducale. L'esposizione, frutto della collaborazione tra il Comune di Venezia, la Fondazione Musei Civici di Venezia e la National Gallery of Art di Washington, offre un'occasione unica per ammirare l'evoluzione artistica e la maestria tecnica di questo protagonista della pittura veneziana.
Un Evento Eccezionale a Sessant'Anni dall'Ultima Monografica
Dopo oltre sessant'anni dall'ultima retrospettiva dedicata a Carpaccio a Venezia (1963), Palazzo Ducale accoglie questa importante mostra, già allestita con successo alla National Gallery of Art di Washington con il titolo "Vittore Carpaccio: Master Storyteller of Renaissance Venice". L'esposizione rappresenta un'opportunità preziosa per riscoprire e guardare con occhi nuovi questo grande pittore, anche alla luce di recenti restauri e della scoperta di significativi inediti.
Orari e Sede
La mostra è ospitata nell'Appartamento del Doge a Palazzo Ducale ed è aperta tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00 (ultimo ingresso alle 17.00).
Collaborazione Internazionale e Curatela
La mostra è il risultato di una consolidata collaborazione tra i Musei Civici di Venezia (MUVE) e la National Gallery of Art di Washington, già artefici della monografica su Tintoretto. La curatela del progetto è affidata a Peter Humfrey, specialista di Carpaccio, insieme ad Andrea Bellieni, curatore dei Musei Civici di Venezia, e Gretchen Hirschauer, curatrice della pittura italiana e spagnola alla National Gallery of Art di Washington.
Il Percorso Espositivo: Un Viaggio nell'Arte di Carpaccio
Il percorso espositivo presenta circa 70 opere di Carpaccio, di cui 42 dipinti e 28 disegni (sei dei quali recto/verso, portando il numero totale di opere ammirabili a 76). Le opere provengono da musei, collezioni internazionali e chiese degli antichi territori della Serenissima, offrendo una panoramica completa della varietà e dell'eccellenza della pittura di Carpaccio. La mostra segue l'evoluzione dell'artista, fino al periodo tra il secondo e il terzo decennio del Cinquecento, quando la sua arte, pur rimanendo colta e suggestiva, sembra non tenere il passo con le novità introdotte da Giorgione.
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Carpaccio: Un Disegnatore Superlativo
Oltre alla sua attività di pittore, Carpaccio fu anche un disegnatore eccezionale. La mostra presenta numerosi studi su carta, spesso straordinari di per sé, che spaziano da rapidi schizzi compositivi d'insieme ad accurati studi preparatori di teste e pose. Il corpus dei suoi disegni è il maggiore pervenuto a noi di un pittore veneziano del suo tempo.
Un'Occasione Unica: Opere Riunite Dopo Secoli
La mostra offre un'opportunità unica: ammirare due capolavori eccezionalmente riuniti per la prima volta dopo secoli. Si tratta di "Caccia in laguna" del J. Paul Getty Museum di Los Angeles e "Due dame veneziane" del Museo Correr, originariamente parte di un'unica opera, un pannello per una porta. Queste due opere mostrano scene in un contrasto umoristico: mentre alcuni nobili si divertono a cacciare anatre nella laguna, le due dame sono a casa, apparentemente annoiate, intrattenendo un pappagallo, una coppia di colombe, un pavone e due cani. Secondo la maggior parte degli storici dell'arte, il dipinto è un'allegoria dell'amore coniugale.
Carpaccio e Venezia: Un Legame Indissolubile
Carpaccio è Venezia: la Venezia di fine Quattrocento, "La Dominante", all'apogeo della ricchezza e del dominio sui mari, crocevia di popoli, centro culturale e punto focale del commercio. Le sue opere riflettono la vivace vita veneziana, l'architettura rinascimentale, la città sull'acqua, i paesaggi regionali, la varietà dei tipi umani e i loro abiti. I personaggi sono rappresentati con estrema sensibilità e finezza, i gesti sono eleganti e aiutano lo spettatore a capire la scena.
L'Influenza e lo Stile di Carpaccio
Carpaccio si formò nella tradizione pittorica veneziana dei Bellini e dei Vivarini, ma fu influenzato anche da artisti toscani, ferraresi, da Antonello da Messina, dai tedeschi (Dürer) e dai "primitivi" fiamminghi. Ne derivò una personalità originale e autonoma, attratta dai particolari di flora, fauna, paesaggio, architettura, arredo, decorazione, abbigliamento ed esotismo. Il tutto composto con estro che spazia dal giocoso al teatrale, dall'aneddoto alla satira, ma giungendo anche a vertici di poesia, psicologismo, drammaticità e profondità spirituale.
Carpaccio: Un Insuperato Narratore di Storie
Carpaccio fu soprattutto un insuperato "raccontatore di storie", celebre per i suoi cicli, serie di tele (teleri) che tramandano racconti sacri. Questi cicli, realizzati per le sale di riunione delle confraternite religiose laicali (le scuole), sono quasi cinematografici, perfettamente "sceneggiati" nella loro eloquente narrazione visiva popolare. Tra i cicli più famosi, si ricordano quelli di Sant'Orsola (ora alle Gallerie dell'Accademia) e quelli per la Scuola di San Giorgio degli Schiavoni.
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Un'Arte che Insegna a Guardare con Lentezza
Le opere di Carpaccio invitano a una fruizione lenta e attenta, alla scoperta dei dettagli e dei significati nascosti. La precisione dei suoi dipinti costringe a rallentare, a cogliere particolari che inizialmente sfuggono. Ad esempio, nel dipinto "Il sogno di Sant'Orsola" (Gallerie dell'Accademia), si possono notare l'interno della chiesa di Sant'Antonio di Castello con realismo, gli ex voto dei lavoratori dell'Arsenale, le candele di cera, i modelli di navi e un dipinto realizzato dallo stesso Carpaccio per la chiesa su commissione del Patriarca Antonio Contarini.
Collaborazione con l'Istituto Italiano di Tecnologia
La mostra è stata l'occasione per sviluppare la collaborazione tra la Fondazione Musei Civici di Venezia e l'Istituto Italiano di Tecnologia, eccellenza della ricerca italiana nell'ambito della conservazione e dello studio del patrimonio culturale, potenziata dalla partnership con AerariumChain.
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