Quante volte ci si trova di fronte a una ricetta che indica la dose di lievito di birra fresco, ma si ha a disposizione solo quello secco, o viceversa? Esiste un fattore di conversione preciso che permette di utilizzare il lievito giusto senza compromettere il risultato finale. Questo articolo esplora il rapporto tra lievito di birra fresco e secco, fornendo una guida pratica e consigli utili per dosare correttamente questo ingrediente fondamentale.
Lievito di birra fresco e secco: le differenze
Il lievito di birra è un agente lievitante naturale che permette agli impasti di aumentare di volume durante la fase di riposo. Esistono due tipologie principali: fresco e secco (o disidratato).
- Lievito di birra fresco: Si presenta in panetti solidi da 25 grammi circa, di colore beige. Deve essere conservato in frigorifero a una temperatura compresa tra 2 e 8 °C, a causa della presenza di microrganismi vivi. Prima dell'uso, va tenuto a temperatura ambiente e sciolto in un liquido tiepido. Ha una scadenza limitata e va consumato in tempi brevi.
- Lievito di birra secco (o disidratato): Si presenta in granuli o polvere, venduto in bustine da 7-8 grammi. Si ottiene dalla liofilizzazione delle cellule di Saccharomyces Cerevisiae presenti nel lievito fresco. Questo processo rimuove l'acqua, consentendo una conservazione più lunga.
La principale differenza tra lievito fresco e secco risiede nel dosaggio. La conversione standard indica che 3 grammi di lievito di birra fresco corrispondono a 1 grammo di lievito di birra secco. Di conseguenza, un panetto da 25 grammi di lievito fresco equivale a circa 7 grammi di lievito secco (generalmente una bustina), dose consigliata per 500 grammi di farina.
Il Fattore di Conversione: 1 grammo di lievito secco quanti grammi di lievito fresco sono?
Il fattore di conversione chiave è che 1 grammo di lievito di birra secco corrisponde a circa 3,5 grammi di lievito di birra fresco.
Per semplificare i calcoli, si può arrotondare questo valore a 3 grammi. Questo significa che, se una ricetta richiede 3,5 grammi di lievito fresco, è possibile sostituirli con 1 grammo di lievito secco.
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Tabella di conversione rapida
Per facilitare ulteriormente la conversione, ecco una tabella di riferimento:
Lievito di birra secco (g) | Lievito di birra fresco (g) |
---|---|
1 | 3.5 |
2 | 7 |
3 | 10.5 |
4 | 14 |
5 | 17.5 |
6 | 21 |
7 (una bustina standard) | 24.5 |
Come usare il lievito di birra secco e fresco
- Lievito di birra fresco: Si scioglie in acqua o latte tiepidi (non caldi o freddi, per evitare shock termici) prima di essere aggiunto all'impasto. Meno lievito si usa, più lunga sarà la lievitazione, rendendo il prodotto finale più digeribile.
- Lievito di birra secco: Va attivato direttamente nell'impasto, mescolandolo alla farina insieme a un po' di zucchero, miele o malto d'orzo. Non è necessario scioglierlo nei liquidi.
Consigli per la conservazione
- Lievito di birra fresco: Si conserva in frigorifero fino alla data di scadenza. Per verificarne l'attività, si può impastare un "poolish" (lievitino) con acqua, farina e un po' di lievito. Se aumenta di volume, è ancora utilizzabile. In alternativa, può essere congelato in piccole porzioni (5 grammi o meno), avvolte in pellicola, e conservato per 5-6 mesi. Il lievito congelato non necessita di scongelamento; si può aggiungere direttamente al liquido tiepido.
- Lievito di birra secco: Si conserva nella bustina, in dispensa o in frigorifero (se prossimo alla scadenza). Come per il lievito fresco, si può effettuare la prova del lievitino per verificarne l'attività.
Altri tipi di lievito
Oltre al lievito di birra fresco e secco, esistono altre tipologie di lievito, come il lievito madre (naturale) e il lievito chimico.
- Lievito madre: Un lievito naturale che si ottiene da un impasto precedente contenente lievito. Richiede più tempo per la lievitazione, ma conferisce al prodotto finale un sapore più ricco e complesso.
- Lievito chimico: Un lievito che non richiede tempi di lievitazione, in quanto produce anidride carbonica direttamente durante la cottura. Viene utilizzato principalmente per dolci.
Fattori che influenzano la lievitazione
Diversi fattori possono influenzare il processo di lievitazione, tra cui:
- Temperatura: La temperatura ideale per la lievitazione varia a seconda del tipo di lievito utilizzato. In generale, una temperatura tra i 25 e i 30 °C è ottimale per il lievito di birra.
- Umidità: Un ambiente umido favorisce la lievitazione. Si può coprire l'impasto con un canovaccio umido o posizionarlo vicino a una ciotola di acqua calda.
- Qualità della farina: La farina utilizzata influisce sulla lievitazione. Le farine più forti (come la Manitoba) sono adatte per lievitazioni lunghe, mentre le farine più deboli sono più indicate per lievitazioni brevi.
- Quantità di lievito: La quantità di lievito utilizzata determina la velocità della lievitazione. Meno lievito si usa, più lenta sarà la lievitazione, ma il prodotto finale sarà più digeribile.
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